Il Patto per il Territorio cambia nome: strategia politica o divergenze?
Strategia politica o divergenze con il fautore del Patto per il Territorio e attuale deputato nazionale, Riccardo Gallo Afflitto? Una domanda che molti sicuramente si stanno ponendo in queste ore dopo l’intenzione comunicata dal presidente provinciale del Patto per il Territorio di Agrigento, Piero Macedonio (in foto) di voler cambiare la denominazione e andare avanti con il progetto della grande coalizione di Agrigento 2020.
“Il Patto per il Territorio continuerà con la coalizione di Agrigento 2020 – afferma Macedonio – se rimarranno Marchetta e Vita. La necessità di cambiare nome al movimento deriva da una confusione generata da qualche malpensate che identifica il Patto con l’On. Gallo. Da qui la necessità di superare l’esperienza del Patto per il Territorio e cambiare nome”.
Dopo la conferma da parte del Pdr che in occasione del vertice di ieri sera ha confermato la volontà di andare avanti con il patron dell’Akragas, Silvio Alessi, sembra che anche il Patto per il Territorio non si discosti rispetto all’esito delle votazioni delle primarie dello scorso 22 marzo. Una situazione del tutto anomala dettata dalle ultime voci di corridoio che davano (e forse ancora oggi danno) per certo il sostegno al candidato sindaco Lillo Firetto da parte di Forza Italia, e dunque da parte dell’On. Gallo.
Una contesto nel quale con molta probabilità, se ci fosse la conferma della candidatura di Alessi, vedrebbe il Patto per il Territorio sostenere l’imprenditore agrigentino e Forza Italia, dopo i chiarimenti con il coordinatore regionale Sen. Vincenzo Giibino, cambiare rotta verso il sindaco di Porto Empedocle.
Confusione che non aiuta di certo i cittadini a comprendere con chiarezza le dinamiche politiche, e i “giochi”, che stanno dietro le future alleanze.
Rottura, dunque, o strategia politica per governare la città qualsiasi cosa accada?
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