Il Museo Diffuso dei 5 Sensi riceve il premio “Eccellenza di Ospitalità” al Vivere di Turismo Festival di Rimini
Il vivere di turismo festival, evento nazionale che connette e ispira host, gestori e property manager, ha concluso con grande successo l’edizione 2024, svoltasi il 13 e 14 novembre presso il palacongressi di rimini. Incentrato sul tema “pionieri di felicità”, il festival ha rappresentato un punto di incontro per operatori del turismo extralberghiero, imprenditori e innovatori del settore, offrendo ispirazione e formazione su tematiche variegate e innovative che i territori e chi li abita devono affrontare.
Tra i momenti più emozionanti della giornata conclusiva, il museo diffuso dei 5 sensi di sciacca ha portato sul palco la sua esperienza unica con l’intervento dal titolo “sciacca, città dei 5 sensi: come il museo diffuso sta trasformando una comunità”. La presentazione ha raccontato la straordinaria evoluzione di sciacca, una città che ha scelto di rigenerarsi, valorizzando l’identità locale e trasformando l’ospitalità in un motore di benessere per residenti e visitatori.
Un momento di grande prestigio è stato il conferimento del premio eccellenza dell’ospitalità, nella categoria “comunità e territorio”, al museo diffuso dei 5 sensi. Danilo beltrante, fondatore del vivere di turismo festival, ha premiato il progetto con parole di profondo significato: “grazie per ispirare un nuovo modello di turismo dal basso, creato dalle persone per le persone e orientato a generare valore, dimostrando al mondo che un futuro sostenibile e inclusivo è possibile.”
Durante l’intervento, anna salvagio, responsabile della progettazione ha messo in luce l’impatto positivo del museo diffuso sui piani sociale, culturale ed economico. Attraverso il coinvolgimento diretto della comunità – dagli artigiani ai produttori locali, fino alle strutture ricettive – il progetto ha restituito una nuova identità a sciacca, trasformando il territorio in una destinazione autentica e rigenerativa.
Caterina sabella, mugnaia e membro della cooperativa, ha raccontato come il suo mestiere, profondamente radicato nella tradizione, sia stato trasformato in un’esperienza che coinvolge i visitatori nel cuore della cultura locale. Come portavoce di altri artigiani e fornitori di esperienze – dai ceramisti agli olivicoltori, dai pasticceri ai maestri del corallo – ha evidenziato come il museo diffuso crei un ponte tra chi vive il territorio e chi lo visita, rendendo ogni esperienza unica e significativa.
Infine, desirée li bassi, direttrice operativa, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’accoglienza consapevole: “le strutture ricettive non sono semplici luoghi di soggiorno, ma veri e propri punti di connessione. Qui si creano legami, si raccontano storie e si genera valore condiviso, trasformando ogni visita in un’esperienza che arricchisce sia l’ospite che la comunità.”
L’importanza di questa visione è stata celebrata anche nel gran finale del festival, con l’intervento di
Emilio casalini, giornalista e narratore che da anni racconta il caso sciacca come esempio di turismo
Sostenibile e innovativo. Casalini ha sottolineato come il museo diffuso rappresenti una visione di futuro in cui tradizione, comunità e innovazione si fondono per generare felicità collettiva.
Questo riconoscimento arriva dopo una significativa esperienza vissuta nei mesi scorsi, quando danilo beltrante e il suo team hanno scelto sciacca come meta per un retreat aziendale, immergendosi nel progetto e nelle sue peculiarità. Questa connessione ha ulteriormente rafforzato il legame tra il museo diffuso e il vivere di turismo festival, celebrando un modello che dimostra come il turismo possa trasformare comunità e territori.
Il premio eccellenza dell’ospitalità non è solo un traguardo, ma un simbolo di come sciacca stia riscrivendo la sua storia attraverso un turismo dal basso, che connette persone, culture e passioni, dimostrando che un futuro sostenibile e inclusivo è possibile.