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Osservatorio consumatori

Il gioco cambia pelle: online e sicurezza per contrastare l’illegalità

La pandemia da Covid 19 non ha fatto altro che accelerare un processo che era iniziato da anni. Ci riferiamo a quella lenta ma costante migrazione di utenti dal gioco fisico, tradizionale, terrestre a quello online. Complici anche le chiusure legate al coronavirus e le misure per il suo contenimento, molti giocatori hanno dovuto per forza di cosa dirottare le loro attenzioni online.

Un cambiamento che è stato analizzato durante la 14esima edizione dell’EY Digital Summit (rivivi l’evento), tenutosi lo scorso ottobre, durante il quale Gugliemo Angelozzi, amministratore delegato di Lottomatica, ha analizzato la situazione legata all’innovazione tecnologica, alla legalità e alla sicurezza del mondo del gioco d’azzardo.

“Innovazione e tecnologia sono il nostro core business – ha spiegato Angelozzi – Siamo un hub tecnologico prestato al settore del gioco: tra 1200 dipendenti che abbiamo a Roma il 40 percento si occupa di tecnologia, questo per tre importanti motivi. Prima di tutto, per via della normativa sul settore, che è molto stringente. Il settore è molto regolamentato, ha diversi profili di complessità da gestire dato che appartiene al Ministero dell’economia e delle finanze ma viene regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Angelozzi ha poi sottolineato la presenza di oltre 100mila terminali in giro per l’Italia in più di 20mila punti vendita.

Ma la migrazione da tradizionale a online porta con se anche qualche problema. Come riporta questo sito, il 10% degli italiani, ovvero 4,5 milioni di giocatori, risulta esposto al gioco. Un giro d’affari da oltre 20 miliardi di euro per le organizzazioni criminali che hanno allungato le loro mani su questa forma di guadagno. Sono questi i dati riportati da Giochi di Slots, che cita anche l’intenzione di Angelozzi di aumentare gli standard di sicurezza: “i flussi sono costantemente sotto analisi e quelli anomali vengono subito trasmessi alle autorità. La tecnologia può fare tanto, la chiarezza delle regole può fare anch’essa tanto”.

Perché se il gioco cambia pelle, diventando tecnologico, digitale e online, deve cambiare pelle anche la normativa che lo controlla. Devono essere messe in campo, insomma, tutte quelle azioni che hanno come obiettivo il benessere e la salvaguardia dell’utente, la protezione dei suoi dati, la tutela dei giocatori patologici. E ovviamente la prosperità di tutto un settore, quello del gambling, che è un grande motore per tutta la nostra economia.