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Il futuro della pesca mediterranea: convegno a Lampedusa

I consorzi per la gestione della pesca artigianale e i piani di gestione locale nel futuro della pesca mediterranea” è il tema del convegno in corso di svolgimento nella sala conferenze dell’aerostazione di Lampedusa oggi, 15 dicembre, e domani.

Tra i temi affrontati dai relatori insieme alla folta platea di pescatori isolani anche il programma operativo Feamp 2014/2020. Il convegno si è aperto con gli interventi della sindaca Giusi Nicolini, del dirigente generale del Dipartimento della pesca mediterranea della Regione Sicilia Dario Cartabellotta e di Antonio Rubino in sostituzione dell’assessore regionale al ramo Antonello Cracolici impegnato a Palermo.

Nel suo intervento Giusi Nicolini ha posto l’attenzione sulle varie cause di disagio che la marineria locale subisce: dalle barche dei migranti su cui i pescherecci possono facilmente strappare le reti alla scarsa competitività del prodotto ittico locale sui mercati dovuto al costoso e non affidabile trasporto in nave. “È un segno importante che dà la Regione Sicilia presentando a Lampedusa la nuova programmazione sulla pesca. – ha dichiarato Giusi Nicolini nel suo intervento – Quest’isola merita di essere luogo d’eccezione per integrare le politiche della pesca con il turismo e l’ambiente, facendo così di Lampedusa un ‘hot spot’ del pescato invece che dei migranti”.

Al convegno, preceduto dalla inaugurazione della mostra fotografica sulla biodiversità, sono inoltre intervenuti Franco Andaloro per l’Ispra, Fabio Fiorentino per il Cnr, Massimo Spagnolo per Irepa, Nino Accetta per Federcoopesca, Giovanni Basciano per Agci Pesca, Pino Gullo per Lega Pesca e Totò Martello per Co.ge.p.a. di Lampedusa e della Sicilia. Nel pomeriggio la discussione si è spostata sull’acquacoltura e l’avannoteria con una visita guidata allo stabilimento di “Acquacoltura Lampedusa”.

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