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Regioni ed Enti Locali

Il FAI ed Agrigento, un grande amore corrisposto: parola di Ilaria Borletti Buitoni e Marco Magnifico

“Il mio luogo del cuore è il Giardino della Kolymbethra. Al Giardino mi commuovo, perché trovo che c’è qualcosa di travolgente; non solo in quel profumo di aranci, in quella varietà di agrumi, in quella luce, ma anche in quella vicinanza con la Valle dei Templi”.
È una vera e propria dichiarazione d’amore quella che la Vicepresidente del FAI, Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni, ha fatto ad Agrigento ed al Giardino della Kolymbethra, in occasione di una sua recente intervista rilasciata al giornalista Piero Maranghi, per “Va Pensiero: Parole e Futuro”, la trasmissione in onda su “Classica HD”.
Un amore corrisposto e direttamente proporzionale, quello del FAI per il territorio agrigentino; un sentimento che ha travolto, anche, Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del FAI e volto noto del telegiornale satirico “Striscia la notizia”, sedotto da Casa Montana, l’edificio rurale che si erge a monte del Giardino.
Magnifico non ha alcun dubbio e, in occasione del lancio della decima edizione del censimento “ I Luoghi del Cuore”, afferma: “Il cuore fa miracoli! E, se il cuore batte forte, si fanno miracoli. Io – continua – ho fatto salti mortali per salvare le piccole Case Montana che dominano la Kolymbethra, nel centro della Valle dei Templi di Agrigento, uno dei posti più belli del mondo”.
Il Giardino della Kolymbethra è un raro gioiello archeologico e agricolo, un luogo straordinario che racchiude i colori, i sapori e i profumi della terra di Sicilia e racconta, con i suoi reperti e i suoi ipogei, la storia dell’antica Akragas. Negli ultimi decenni del Novecento, a causa della scomparsa dei vecchi contadini, la Kolymbethra cadde in abbandono sino all’intervento del FAI che la riportò al suo antico splendore: “Nel 1999 – racconta, infatti, Magnifico – quando scesi per la prima volta attraverso i rovi, le fognature, i rifiuti in questo meraviglioso agrumeto abbandonato, la piccola casa dei contadini, che un tempo coltivavano l’agrumeto, sembrava dire: “Ci sono anch’io”. Una piccola casa di mattoni dorati – dello stesso colore della roccia – che però cadeva già a pezzi a suo tempo, e negli anni cadeva ancora di più a pezzi; e io continuavo a dire: ‘Dobbiamo salvarla, dobbiamo ricongiungerla al suo agrumeto!’ Un grande amore: 21 anni di schermaglie e finalmente i proprietari l’anno scorso hanno deciso di vendercela. Oggi questa casetta, questo mio luogo del cuore è stato salvato, a dimostrazione che se si vuole si può, per qualcosa che si ama bisogna combattere”, ha concluso Magnifico.
Oggi, grazie al FAI, il Giardino è il degno completamento alle emozioni del vicino Parco Archeologico, una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall’argento degli ulivi all’umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell’acqua che scorre costante.
Agrigento, ricordiamo, quest’anno ha compiuto 2600 anni di storia. Erano previste importanti celebrazioni, ma a causa dell’emergenza sanitaria tutto è stato rimandato.
Adesso, però, è il momento di ripartire e i riflettori accesi su Agrigento dalla Fondazione danno sollievo e speranza al territorio.
Peraltro, nel censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI, la Scala dei Turchi di Realmonte (AG) e la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento volano alti in classica, mentre il Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina è al decimo posto nella classifica dei Luoghi sopra i 600 metri: “É la bellezza italiana che ci consentirà di ripartire con più rigore dopo questo disastro”, ha aggiunto Ilaria Borletti Buitoni, che continua: “L’Italia è un Paese unico per bellezza, per creatività, per immaginazione, per capacità di riprendersi, per intuizione. Tutto questo – sottolinea il già Sottosegretario MiBACT – non può che essere che la strada per ricominciare. Non bastano le leggi, non bastano le norme, non bastano le indicazioni sanitarie. E’ il cuore italiano che ci farà ricominciare”, ha concluso Borletti Buitoni.
Il FAI, così, il 27 e 28 giugno prossimi riparte con “Le Giornate FAI all’aperto”, un evento che permetterà di godere in sicurezza dello straordinario patrimonio d’arte e natura del nostro Paese.
Tornare a visitare i luoghi straordinari del nostro Paese significa tornare a valorizzarli ed a proteggerli. La delegazione Fai di Agrigento ed il Fai giovani sono già al lavoro per aprire un luogo straordinario della Città dei Templi. Sarà una piacevole sorpresa.