Il Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani lascia nuovamente Agrigento
Considerata la situazione di accanita e intollerabile insofferenza verso il Centro, manifestata dai vertici delle istituzioni locali, è con grande dispiacere di tutti i soci che siamo costretti ad annunciare il trasferimento dell’edizione 2020 del Convegno Internazionale di Studi Pirandelliani, già presentato l’anno scorso e ampiamente programmato per il prossimo dicembre. E tutto ciò a prescindere dalla emergenza Covid19, a causa della quale si prevederà di realizzarlo eventualmente secondo altre modalità o di posticiparlo.
Il nostro Centro, che non intende rinunciare alla propria missione, in questi anni è stato marginalizzato se non addirittura snobbato, costringendo i soci e il Presidente Stefano Milioto a sforzi sovrumani per assicurare alla Città il mantenimento dell’evento annuale, sintesi di tutte le competenze dedicate allo studio di questo straordinario autore.
A poche settimane dall’apertura dell’Evento però, il Comune e l’Ente Parco, che preferiscono privilegiare altre iniziative, non hanno inteso sostenere l’iniziativa, come avvenuto sporadicamente in passato, negando qualsiasi contributo con il comodo alibi della mancanza di risorse economiche. Siamo costretti, pertanto, a prendere atto che i rappresentanti del nostro territorio, con immotivato autolesionismo, preferiscono privare la nostra città e la nostra collettività di questo patrimonio culturale ed economico piuttosto che rivendicare la irrinunciabilità dell’evento.
Nell’attesa che venga riconosciuto il valore del Centro e del Convegno, all’unanimità l’assemblea dei soci ha deliberato di non allestire più l’evento ad Agrigento, considerata pure l’impossibilità di una programmazione tempestiva, nell’interesse prioritario della diffusione dell’opera pirandelliana e nella preservazione della memoria di questa felice intuizione da parte del Prof. Enzo Lauretta, padre nobile del Centro e appassionato cultore del Premio Nobel agrigentino.