Tre grandi attrici e mattatrici. Arrivano sul palco del teatro Pirandello il 7 e l’8 dicembre. Le conosciamo dal cinema, dalla televisione. Parliamo di nomi luminosi (qui rigorosamente in ordine alfabetico) come Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e la siciliana Maria Grazia Cucinotta, grande ambasciatrice dell’Isola nel mondo. Insieme a loro, Marco Zingaro.
Tre donne che porteranno in scena una storia attualissima, Figlie di Eva, scritta dalla penna di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello, una commedia fresca e pimpante, che attinge al nostro immaginario, diverte e apre molte riflessioni, che ci parla (e vendica) ingiustizie di “genere” reali, dove le donne non sono state rispettate e riconosciute. Il tutto con leggerezza Calviniana planando dal’alto, raccontandoci le ingiustizie con grazia innata.
Regia di Massimiliano Vado.
Le scene sono di Mauro Paradiso i costumi di Laura Di Marco, le foto di Fabio Lovino.
Note
“Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.
Ma le tre donne sono anche di più: Elvira è una specie di Richelieu, una grande donna dietro un grande uomo; Vicky è l’artefice della fortuna economica del marito, e Antonia una professoressa che vende voti all’università.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini: Elvira scopre che ha firmato dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad essere intestataria di società fallimentari.
Vicky viene lasciata per una Miss appena maggiorenne.
Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio del candidato premier, un emerito imbecille, viene fatta fuori dall’Università…. e al suo posto viene preso proprio il ragazzo.
Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.
Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata”.