Paolo Marchi partorisce l’idea del congresso italiano di cucina d’autore, partendo da una semplice riflessione “Tornando dalla manifestazione Lo Mejor de La Gastronomia mi sono chiesto: perché i nostri cuochi devono andare in pellegrinaggio a San Sebastian, nei Paesi Baschi, per scambiarsi – e spesso copiare – idee con gli altri cuochi del mondo? Mettiamo in piedi anche noi un congresso di cucina”.
Da allora Identità Milano, accoglie sul palco i più grandi professionisti della cucina e della pasticceria, tra i quali molti sono gli italiani: da Carlo Cracco a Massimo Bottura, da Massimiliano Alajmo a Davide Scabin, Nadia Santini e Heinz Beck. Cuochi che sanno dare un’impronta originale al proprio lavoro, nel campo della tradizione e lungo i sentieri della creatività.
Ma “la straordinaria capacità tutta italiana di produrre beni che, per originalità e stile, che raramente trovano eguali nel mondo” come afferma l’ideatore e il curatore Marchi “non ci deve autorizzare a credere di essere i migliori in assoluto”. Ecco giustificata la presenza di una buona percentuale di cuochi stranieri. Il tema del 2015, ha accentuato e rafforzato quello del 2014: una sana intelligenza. Sana e non più solo golosa.
Cucina buona, tradizionale e sostenibile come in accordo alla prospettiva di Expo Milano 2015. 3 Giorni, 9 sezioni, 100 Chef, questi i numeri del congresso di alta cucina tra i più importanti al mondo, dove gli stellati professionisti della cucina e della pasticceria italiana e internazionale hanno raccontato il connubio tra gola e benessere. Per questo grosso spazio è stato lasciato alla cucina naturale non solo sinonimo di cultura vegetariana e vegana ma opportunità di coniugare sempre di più il gusto con stili di vita sani e comportamenti ecosostenibili.
Marcella Lattuca
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