“Un immediato e adeguato intervento di pulizia e sanificazione dei mezzi e delle strutture, assieme alla fornitura al personale, chiamato ad operare, di adeguati dispositivi di sicurezza”.
Ferma presa di posizione della Fp Cgil Sicilia rispetto alla decisione assunta dalla Regione di utilizzare il personale del Corpo Forestale per la sanificazione dei centri abitati dell’Isola. “Non è tollerabile quanto sta avvenendo, cioè che il personale viene mandato in campo con direttive frutto dell’estro di qualche commissario o, ancora peggio, di qualche dirigente senza qualifiche di agente di pubblica sicurezza e senza il coordinamento imprescindibile delle Prefetture”: ad affermarlo, in una nota indirizzata al presidente Nello Musumeci, all’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e al dirigente generale del Comando, Filippo Principato, sono il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, il Coordinatore regionale del comparto, Franco Campagna, e il Coordinatore del Corpo Gaspare Comandè, i quali aggiungono: “ rileviamo una evidente contraddizione consistente nel fatto che per queste operazioni saranno impiegati gli stessi mezzi per i quali, così come per i Distaccamenti Forestali che li ospitano, non si provvede ad avviare adeguata opera di pulizia e sanificazione. In assenza degli interventi richiesti, la FP CGIL – annunciano – non esiterà a produrre necessarie azioni di denuncia proporzionate alle eventuali, non auspicate, conseguenze che dovessero verificarsi. Inoltre, chiediamo al dirigente generale del Corpo Forestale – osservano ancora Agliozzo, Campagna e Comandè – di istituire immediatamente, assieme alle Organizzazioni sindacali, un Tavolo tecnico dedicato ai servizi COVID-19 che, nell’attuale fase emergenziale, può tenersi in modalità videoconferenza. Occorre da parte della Regione, prima che si arrivi al definitivo declino, un preciso impegno per il potenziamento ed il rilancio del Corpo, la cui attività è estesa e su diversi fronti. Nell’attuale fase drammatica della nostra regione, legata all’emergenza della pandemia, i Forestali in divisa della Regione Siciliana si trovano sempre in prima linea, con una richiesta di impegno e presenza che, nonostante l’abnegazione dei protagonisti, si configura al di sopra delle reali possibilità di organico. La FP CGIL ha più volte, nel tempo, denunciato scelte dissennate, che affondano le radici indietro nel tempo, ma che gli attuali vertici istituzionali hanno finora assecondato, condannando ad una condizione di marginalità e residualità una importante istituzione come il Corpo Forestale. In una terra che continua a subire enormi devastazioni ambientali, dall’inquinamento agli incendi, dall’impatto delle discariche abusive, e non, sul suo territorio e, purtroppo, come in quest’ultimo gravissimo momento, toccata da tantissime emergenze, i forestali in divisa, benché ridotti ad uno sparuto drappello, sono chiamati in tutte le occasioni e, anche stavolta non si sottrarranno, ne siamo certi, a profondere il massimo del loro impegno al servizio della collettività.
Chiamati a compiti di vigilanza nelle aree terremotate, a svolgere un servizio biasimevole come quello di fare la guardia ai cavalli della Tenuta Ambelia, ma anche ad essere inviati in questi giorni, privi dei dispositivi di sicurezza necessari e senza una adeguata formazione, a vigilare sui flussi di cittadini in rientro in Sicilia attraverso lo stretto di Messina. Ed ancora, assicurano i controlli sui rincari dei prodotti agroalimentari, oltre ad esercitare i compiti di polizia giudiziaria e controllo del territorio, che non si capisce quando e come devono essere espletati. Per di più il personale è ormai mediamente non più giovanissimo, con una presenza sul territorio ridottissima. Molti distaccamenti sopravvivono con una o due unità all’attivo e molti sono chiusi e/o accorpati. Nonostante però i limiti e i disagi, il Corpo continua a svolgere un ruolo e una funzione di grande rilievo ed importanza, a fronte del quale la dirigenza non riconosce la relativa indennità per un mero cavillo legale, non viene adeguata, cosi come hanno fatto le altre forze di Polizia Statali e locali. La FP CGIL ha più volte chiesto di andare oltre il blocco delle assunzioni ed il ridimensionamento del Corpo Forestale che, a partire dalla legge 9 del 2015, ha impedito ogni possibilità di potenziamento del personale in divisa. Occorre nell’immediato dare risposta – concludono Agliozzo, Campagna e Comandè – dimostrando una maggiore considerazione verso le forze in campo, valorizzandone competenze e professionalità e, attraverso un intervento anche di natura legislativa, procedere al rafforzamento dell’organico”.