Giusi Parolino da record: Medaglia d’oro e quattordicesimo titolo di campionessa Italiana lancio del giavellotto
Giusi Parolino, atleta della ASD Milone Siracusa conquista la medaglia d’oro e porta a casa il suo quattordicesimo Titolo di campionessa Italiana di lancio del giavellotto.
Da giovedì 9 a domenica 12 marzo si sono disputati al campo “Italico Conti” di Ancona i Campionati italiani lanci lunghi invernali.
La manifestazione anche quest’anno è stata abbinata ai Campionati italiani indoor over 35, giunti all’edizione numero 39. La competizione si è svolta in quattro giornate e per la diciassettesima volta è stata ospitata dal Palaindoor marchigiano con grandi cifre di partecipazione. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su www.atletica.tv. Iscritti 1467 atleti, in rappresentanza di 368 società. Presenti molti atleti siciliani che hanno ottenuto eccellenti risultati sia nei lanci che nelle corse e nei salti.
Vince la gara di lancio del giavellotto femminile Giusi Parolino, atleta della ASD Milone Siracusa che con m. 28,56 conquista la medaglia d’oro (con un vantaggio di m.7,54 dalla seconda classificata) e porta a casa il suo quattordicesimo Titolo di campionessa Italiana.
“Sono contenta di aver portato a casa una Medaglia d’oro Tricolore e il mio ennesimo titolo di Campionessa italiana; in merito alla competizione il vento forte ha reso difficile la gara e ha penalizzato molto le misure di tutti i lanciatori in gara, dichiara Giusi- congratulazioni a tutti i bravissimi atleti siciliani per aver portato in lato i colori della nostra terra con grandissimi risultati ottenuti durante questi campionati italiani.
Dedico questa Medaglia d’oro al grande coach Emanuele Serafin e alla mia socia Stefania Condorelli per tutti i sacrifici che fa per me; è grazie a lei se riesco a prendere parte alle competizioni.
Desidero ringraziare soprattutto il presidente della mia società Maurizio Roccasalva; vestire la maglia della Milone Siracusa è un grande onore. Grazie- continua la campionessa Giusi, al Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè per avermi concesso di allenarmi”.