Di Rosa ha diramato alla stampa i documenti comprovanti la vendita da parte della Regione Sicilia del terreno in questione, dimostrando come siano stati posti in essere frazionamenti che, secondo le norme, non potevano essere fatti. Inoltre nell’atto di vendita, in possesso dello stesso candidato sindaco, si evince come il terreno, di circa 5.000 metri quadrati, è stato venduto ad un prezzo di 10.608 euro.
“Non è possibile – afferma Di Rosa – vendere parte del giardino ad un prezzo irrisorio e per di più senza alcun bando pubblico. Ricordiamo che ci troviamo all’interno del Parco Archeologico e la vendita è equiparata a quella, ad esempio, di una parte del Tempio della Concordia”.
“Interesserò personalmente gli organi preposti – continua il candidato sindaco – perché ritengo impossibile che un bene patrimonio dell’UNESCO sia venduto con queste modalità, per di più senza il dovuto decreto da parte del Presidente della Regione Sicilia”.
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