Girgenti acque, un’azienda indebitata e senza soldi per gestire al meglio il servizio
Debiti per decine di milioni che il Commissario straordinario sta quantificando e senza soldi per riparare i danni sulle reti idriche e sul sistema delle fogne dei comuni che gestisce.
Abbiamo cercato di costruire con grandi difficoltà le cifre che offrono l’esatto quadro della situazione, pronti a pubblicare eventuali precisazioni e rettifiche da parte di Girgenti acque.
Girgenti acque, incasserebbe dall’utenza circa 3milioni di euro al mese. Deve a sua volta pagare 1,2 milioni per un ripianamento di debito nei confronti di Siciliacque. Pagare mensilmente per la fornitura di energia elettrica 800mila euro, mentre il costo del personale supererebbe il milione di euro sempre al mese.
I costi fissi dimostrano che nulla o quasi resterebbe per affrontare i lavori straordinari che nell’Ambito di Agrigento rappresentano la normalità piuttosto della straordinarietà, con le reti idriche colabrodo, le condotte fognarie fatiscenti e i depuratori fuori norma e sequestrati dalla Magistratura. Ciò che non difetterebbe è la buona volontà dei dipendenti dell’azienda che cercano in tutti i modi di fronteggiare i reclami dei cittadini.
Ora se siamo stati, comunque, bravi o perlomeno ci abbiamo provato a risalire alle cifre della spesa dell’azienda, non riusciamo a esserlo nello scoprire quale futuro sta preparando l’Ati idrico di Agrigento all’utenza.
Al momento, non sappiamo dunque quanto tempo dovrà aspettare quella parte dell’utenza che ha l’avventura, oggi, di abitare in una zona con la condotta fognaria rotta, con i liquami che scorrono in assoluta libertà e con le strade interrotte per gli avvallanti provocati dalle rete fognaria e idrica, perché non ci sono soldi e non è pensabile che li avranno a breve.
Per adesso è tutto, mentre aspettiamo di conoscere gli sviluppi sul lavoro dell’Ambito idrico di Agrigento per risolvere il gravissimo problema della gestione del servizio idrico integrato.
Franco Pullara – SiciliaOnPress