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Giorno del ricordo: ad Aragona s’intitola la strada all’Aviere Travali, vittima delle Foibe.

Si è tenuta ieri, 10 febbraio, ad Aragona, in via F 23, la cerimonia d’intitolazione della strada all’Aviere Giuseppe Travali, vittima delle Foibe. All’evento presenti il sindaco Giuseppe Pendolino, l’amministrazione comunale, il Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, il Questore Maria Rosa IRACI, Colonnello dei Carabinieri Stingo, l’Ing dei Vigili fuoco Merendino, la rappresentanza del 37° stormo dell’Areonautica Militare Italiana distanza Trapani – Birgi, il Capitano dell’esercito italiano Aglione, il vice comandante della Capitaneria di Porto, il Magg. Pacifico comandante compagnia cc di Canicattì, il luogotenente c.s. scibetta c.te stazione cc Aragona, l’Ing. Dei Vigili del Fuoco Merendino, il giudice di sorveglianza Carlisi, il cappellano militare Maggiore Don Salvatore Falzone, le presidi, Butera della scuola media Luigi Capuana e Casalicchio dell’Istituto professionale Fermi e il Giudice Pinto. Presenti infine, in rappresentanza della famiglia Travali, il fratello Alfonso e i nipoti.
“Un atto dovuto – dichiara il sindaco. In una giornata così importante a livello nazionale, abbiamo sentito il bisogno, come amministrazione, di compiere un gesto in memoria di un concittadino, Giuseppe Travali aviere dell’Aviazione Nazionale Repubblicana, che in servizio sul fronte goriziano, s’immolò per la difesa dell’ultimo lembo di terra italiana. Aveva 22 quando morì, l’età di un ragazzino”.
Alla cerimonia di intitolazione della strada, il Sindaco Pendolino ha voluto fortemente la presenza degli studenti delle scuole di I e Ii grado, che per l’occasione hanno letto delle testimonianze storiche delle vittime delle Foibe. Fra tutte, la più commovente, quella di un dialogo contemporaneo fra genitore e figli e sul perchè dell’esodo, riprodotta da due studenti della scuola media.
«L’importanza di ricordare ai giorni nostri – ha commentato il sindaco Pendolino. Di conoscere la storia attraverso le fonti e la testimonianza e di identificarsi in essa. La necessità – ha aggiunto – di poter trarre lezione dagli errori del passato”. Durante il discorso di commemorazione il sindaco ha fatto accenno alla frase pronunciata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a proposito delle Foibe ha detto: “La storia e la memoria comune possono fornire un grande aiuto per guardare il futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli ogni pulizia etnica e ogni odio razziale». Alla fine della Cerimonia, il primo cittadino di Aragona, ha consegnato delle pergamene ai ragazzi delle scuole, simbolo della memoria e del ricordo delle vicende storiche nazionali. Infine ha ringraziato sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento, per il suo operato e per le sue parole di vicinanza espresse in favore dei più deboli e di ogni profugo senza distinzione di etnia.

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