Una cartolina illustrativa e una brouchure pieghevole saranno da oggi a disposizione degli utenti delle Urp del Libero Consorzio comunale di Agrigento. Il materiale illustrativo, si è avvalso del progetto grafico di Angelo Palillo, delle foto di Giuseppe Passarello e dei testi dell’Ufficio stampa del Libero Consorzio.
In particolare, la bruochure pieghevole, contiene al suo interno anche una mappa sintetica della Città dei Templi e della Valle per permettere un rapido orientamento del visitatore nei luoghi di principale interesse storico e paesaggistico. La cartolina descrive invece il giardino Botanico come “oasi verde nell’azzurro del Mediterraneo” a corredo di un’immagine che riprende il tempio della Concordia visto dal Giardino Botanico.
L’oasi verde è stata inserita anche all’interno della nuova tiratura di City map che il Libero Consorzio ha recentemente stampato e messo in distribuzione nelle Urp.
Il Giardino Botanico, è stato inserito, per la prima volta lo scorso marzo, nell’itinerario visite delle Giornate di Primavera del Fai, classificandosi primo in provincia di Agrigento e 82esimo a livello nazionale.
L’area di via Demetra, rappresenta un “polmone verde” per Agrigento, una sorta di museo a cielo aperto delle essenze e piante della macchia mediterranea esteso circa sette ettari (circa 70mila metri quadrati) incastonati nel cuore della Valle dei Templi, in via Demetra, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell’antica Akragas e del Parco archeologico.
Il Giardino Botanico dispone di un patrimonio di circa 20mila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea.
Oltre a questo inestimabile patrimonio vegetale, sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. Sono inoltre visitabili una serie “terrazze” che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori un’ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi.
È visitabile inoltre un “erbario” con centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori.