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Editoriali

Garanzia Giovani: una sciagurata disfatta?

garanzia giovaniUna sciagurata disfatta. In sintesi è l’unica espressione utile per descrivere quanto è accaduto in questi mesi circa il “modus operandi” per l’accredito degli stipendi dei tirocinanti riguardanti le prestazioni del Progetto Garanzia Giovani.

Di “Garanzia”, infatti, sembra esserci ben poco, se non l’incertezza e la mala organizzazione. Tirocini formativi iniziati a giugno e terminati a novembre, quindi già conclusi DA BEN 3 MESI ma con la peculiare di non essere stati retribuiti.

La procedura per l’elargizione dei pagamenti è veramente complessa e angusta, gestita il più delle volte con il metodo dello scarica barile che: inizia nei vari Centri per l’Impiego (C.P.I.) della Provincia, i quali comunicano all’INPS le presenze dei tirocinanti mediante i registri; passa per gli Istituti di Previdenza Sociale, che ricevono quindi la documentazione utile al pagamento ed elargiscono quindi gli accrediti; e termina con la Regione Sicilia, che DOVREBBE GARANTIRE le somme di danaro attraverso i fondi e finanziamenti promessi nel bando.

Nonostante sia il Centro per l’Impiego sia l’INPS non possano definirsi punte di eccellenza del sistema burocratico, in questo caso è possibile affermare che essi sono completamente estranei alla questione dei ritardi, visto che il problema sta NEL MANCATO TRASFERIMENTO dei fondi da parte della Regione, completamente prosciugata.

I Funzionari dell’INPS, che in questo caso funge esclusivamente da vero e proprio istituto bancario, accolgono con piacere ogni tirocinante che chiede spiegazioni e la risposta sembra essere sempre la stessa: “LA REGIONE NON HA TRASFERITO I FONDI, E NON POSSIAMO DARVI ALCUNA DATA CERTA”.

Voci di corridoio dicono che i fondi non sarebbero bastati perché il numero di tirocini che è stato avviato è notevolmente maggiore rispetto alla disponibilità dei fondi. Probabilmente riusciranno a pagarli in un futuro più o meno prossimo, visto che i fondi risulteranno sufficienti solo perché il 25% dei tirocinanti a causa dei ritardi, dello sfruttamento nel posto di lavoro o per semplice pigrizia ha abbandonato anticipatamente il progetto.

Rimane sotto gli occhi di tutti comunque la scarsa e superficiale gestione dei soldi pubblici da parte della Regione Sicilia.

Filippo Perconti

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