Formazione, accolto ricorso di alcuni enti: il Cga impone la rimodulazione di due criteri
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha accolto il ricorso presentato da alcuni enti di formazioni “stoppando” così, ancora una volta, il famoso “Avviso 8” del 2016.
Gli enti, rappresentati e difesi dagli avvocati Girolamo Rubino (in foto), Calogero Marino e Lucia Alfieri, si sono così visti accogliere il ricorso imponendo all’Assessorato Regionale alla Formazione di rimodulare i criteri alla base della graduatoria inerente il bando che dovrebbe portare a riavviare i corsi di formazione, dopo uno “stop” lungo due anni.
La decisione del Cga rischia ora un nuovo rallentamento e dunque, probabile un nuovo slittamento. Il ricorso presentato da parte degli enti si basava sui criteri legati all’esperienza dei docenti che, per alcuni enti di formazione, era stato assegnato semplicemente con l’impegno di inserire la tipologia del personale richiesto, senza però averlo ancora in organico.
Il Cga si è così espressa riconoscendo che la “capacità amministrativa del beneficiario ‘prima dell’approvazione dell’operazione” può anche essere dimostrato “attraverso una dichiarazione che però deve avere ad oggetto un requisito posseduto. Al contrario è illogica l’attribuzione di un punteggio per qualcosa che non si possiede ancora, perché così facendo si viola la par condicio fra gli aspiranti e si incide sulla libera concorrenza legittimando a priori soggetti allo stato non in possesso dei requisiti dinanzi a soggetti, sempre allo stato, in regola con le richieste dell’avviso“.
Il Cga ha altresì disposto che: “A nulla rileva che i partecipanti all’avviso 8/2016 siano accreditati ai sensi del regolamento regionale n. 25 del 2015, poichè il suddetto accreditamento avviene su parametri del tutto diversi da quelli di cui ai criteri B4 e B5 dell’avviso 8/2016“.