Fluoroprofilassi: che cos’è e quando è utile
Curare la salute dei denti fin da piccoli è importante per prevenire alcune patologie del cavo orale e per preservare i denti decidui e permanenti. La carie, ad esempio, è una malattia molto diffusa che, secondo i dati del Ministero della Salute, interessa circa il 50% degli individui dai 12 anni in su.
Per prevenire la carie è necessario adottare una corretta igiene orale, ma anche assumere del fluoro, una sostanza che supporta la remineralizzazione dello smalto dentale e che svolge una leggera azione antibatterica. Rispetto agli integratori per via orale, però, la somministrazione topica e la fluoroprofilassi effettuata dal dentista è molto più efficace.
Fluoroprofilassi: come si esegue
La fluoroprofilassi prevede l’assunzione di un determinato quantitativo di fluoro che, secondo le linee guida dell’OMS, deve essere adeguato per evitare problemi di sovradosaggio che possono causare la fluorosi, una condizione che va ad aggredire e pigmentare lo smalto dentale. Ecco perché è preferibile affidarsi alla fluoroprofilassi eseguita presso uno studio dentistico.
In questo modo, infatti, si potrà essere sicuri che il quantitativo di fluoro somministrato per via topica sia adeguato alle esigenze del paziente e alla sua età. Molto spesso, se si prendono integratori e si utilizzano dentifrici al fluoro, c’è il rischio di assumere un quantitativo eccessivo di questo minerale.
La seduta di fluoroprofilassi prevede l’applicazione di un trattamento specifico al fluoro tramite una mascherina sottile e flessibile che, grazie a tecnologie innovative di termoforatura, come quelle utilizzate dallo studio del Dentista Lorello, viene perfettamente modellata sulla bocca del paziente.
La fluoroprofilassi è una pratica molto veloce e non è invasiva: viene svolta in circa 5 minuti, il tempo necessario per far si che il fluoro abbia effetto sui denti e possa svolgere la sua azione antibatterica e rimineralizzante, essenziale per la prevenzione delle carie. Infatti, grazie a questa tecnica, il fluoro posizionato nella mascherina a contatto con lo smalto dei denti si trasforma in fluorapatite, una sostanza resistente che impedisce alla carie di espandersi e va a contrastare lo Streptococco Mutans, ritenuto uno delle principali cause di questa patologia.
Rispetto ai prodotti al fluoro per uso domestico, le soluzioni professionali hanno una concentrazione superiore del 300% e ciò permette non solo di prevenire le carie in modo efficace, ma anche di ridurre la sensibilità dei denti.
Quando effettuare la fluoroprofilassi
La fluoroprofilassi è particolarmente indicata in età pediatrica, soprattutto nei piccoli pazienti che seguono un trattamento ortodontico o si trovano nel periodo dell’eruzione dei denti, ma anche negli adulti che hanno una maggiore predisposizione a sviluppare carie o che soffrono di problemi allo smalto dentale.
Ad esempio, i pazienti con reflusso gastrico che soffrono della risalita di succhi acidi nel cavo orale, così come coloro affetti da bruxismo o malocclusioni che rovinano lo smalto, possono trovare beneficio nella fluoroprofilassi.
In ogni caso, prima di effettuare la fluoroprofilassi è necessario sottoporsi a una seduta di igiene dentale per eliminare eventuali accumuli di placca e tartaro. Inoltre, dopo il trattamento, è necessario non consumare cibi e bevande per almeno 30 minuti.
Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”.