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Flavio Insinna al Pirandello: nel foyer del Teatro disponibile un diario dello showman dove il pubblico potrà annotare la propria idea di felicità

la-macchina-della-felicita1“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano)”. Flavio Insinna cita il “Piccolo Principe” per parlarci de “La Macchina della felicità”, lo spettacolo, tratto dal suo omonimo racconto, che andrà in scena mercoledì 28 febbraio e giovedì 1 marzo al Teatro Pirandello di Agrigento.

La struttura dello spettacolo è costituita da un’alternanza di canzoni e monologhi nello stile del teatro – canzone, come racconta lo stesso Insinna: “ Si tratta di una festa, di una ricreazione – ci racconta al telefono- il tutto è mescolato, come da lezione del mio maestro, il grande Gigi Proietti, alla musica, alle canzoni, alle video proiezioni e, soprattutto, alle improvvisazioni: siamo noi la macchina della felicità, quando decidiamo di voler creare la felicità per qualcun altro e non solo per noi stessi. La scommessa, per noi che siamo già felici facendo il mestiere che amiamo, è provare a mandare a casa le persone un pochino più felici di come sono arrivate a teatro.”

Nel foyer del Teatro Pirandello sarà disponibile un piccolo diario di bordo dove il pubblico potrà annotare la propria idea di felicità: “Gli spettatori-continua Insinna- sono parte integrante dello show. Saranno coinvolti dall’inizio alla fine: Le pagine del diario me li porto, poi, in scena e li andrò a leggere sul palcoscenico. In altri teatri abbiamo letto frasi toccanti che hanno emozionato, altre “strampalate”, ma anche messaggi interrotti. In sala il pubblico è libero di intervenire, qualcuno ha anche il coraggio di alzare la mano”.

Lo spettacolo, poi, si caratterizza per la sua dinamicità e leggerezza dove spiccano “tra le note del piacere e del sorriso” la chitarra ed il sax: “E’ un’orchestra siciliana con influenze pugliesi: il nostro sassofonista è stato anche direttore d’orchestra a Sanremo ed ha arrangiato la canzone di Roy Paci. Il patto fra me, i musicisti e i passeggeri è chiaro: far saltare tutti gli schemi, abbandonarsi al piacere del viaggio e scatenarsi, come da bambini durante la ricreazione”. E ci confida: “A 53 anni mi regalerò il mio primo corso di musica”.

Nel suo diario personale Flavio Insinna ha annotato la sua idea di felicità: “Avere pensieri da adulto ed un entusiasmo da bambino”, come gli ha insegnato un suo “ventennale amico e maestro” Nino Frassica. Appuntamento, allora , mercoledì e giovedì prossimi al Teatro Pirandello con Falvio Insinna e la sua piccola orchestra.

Luigi Mula