“Una vetrina nazionale d’eccellenza per Agrigento, in quanto città finalista di Capitale italiana della Cultura 2020. A vincere il Premio nazionale Bezzo sono due ristoranti agrigentini, Ginger People & Food e Terracotta, primo e secondo classificato, e tutta la città di Agrigento”.
Ad annunciarlo è il sindaco Lillo Firetto. Il terzo premio del concorso, che era riservato alle città finaliste di Capitale Cultura 2020, è andato a “i 12 Monaci” di Parma, città vincitrice del titolo di Capitale. “Un motivo di orgoglio – afferma – per questi due Alfieri del territorio, che svolgono la loro attività come una vera e propria missione per far conoscere i prodotti tipici del territorio e con una cura nella preparazione dei piatti che è inserita in un percorso di sostenibilità a tutto campo. È motivo di gioia per tutta la città di Agrigento, che oltre a festeggiare i due ristoratori, Carmelo Roccaro e Fabio Gulotta, nell’assegnazione dei relativi riconoscimenti, è destinataria di un assegno di ricerca del valore di 10.000 euro finanziato dal gruppo CRAI, per un’attività che consisterà nella misurazione del benessere soggettivo percepito nell’alimentazione locale, confluente nell’indicatore BES – Benessere Equo e Sostenibile. Un giovane ricercatore svolgerà, ad Agrigento, un’analisi della qualità della vita secondo parametri diversi da quelli del Sole24ore o di Italia Oggi: attribuirà un valore aggiunto a inclusione, competitività, eco-sostenibilità, tutela della persona e, soprattutto, al senso dell’ospitalità e della convivialità mediterranea”. Scopo del Premio è alimentare la cultura del benessere equo e sostenibile, per creare una coscienza collettiva e un cambiamento culturale nel rispettare e tutelare il proprio territorio. L’annuncio dell’assegnazione del Premio è avvenuta nel corso del V Convegno Aiquav a Firenze e la cerimonia di consegna del Premio avverrà nei primi del 2019. “La Rete delle Città finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2020 continua a produrre i suoi frutti e prosegue il suo cammino – afferma il sindaco di Agrigento -. Siamo sempre più contenti di aver compiuto lo sforzo di partecipare a quel bando del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Dopo le tappe di Casale Monferrato, Macerata e Nuoro, credo sia giunto il momento di programmare un’assemblea della Rete anche ad Agrigento, nei primi dell’anno, durante la quale festeggiare anche i due ristoratori con tutta la città e presentare il destinatario dell’assegno di ricerca. La Rete ha condiviso col Ministro Alberto Bonisoli una proposta di finanziamento di alcuni dei progetti contenuti nei dossier delle città finaliste. Inoltre con la Rete abbiamo promosso il progetto turistico culturale del Grand Tour delle Capitali italiane della Cultura 2020. È un valore di partecipazione e di condivisione che ci riempie di soddisfazione, perché è tutto pensato nell’ottica di una promozione del territorio in un contesto di alto valore culturale e di una scadenza che è quella delle celebrazioni di 2600 anni di storia proprio nel 2020″.