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Regioni ed Enti Locali

Finanziaria regionale: intervento della Uil di Agrigento

gero acquisto“Un’altra pagina arruffata di un governo regionale e di un parlamento che sviliscono sempre di più il loro mandato che guarda pochissimo allo sviluppo capillare dell’isola e rimanda in maniera surrettizia ai problemi di tante categorie, un mix di tentennamenti e mancate soluzioni”:

Lo scrive in una nota il segretario provinciale della UIL di agrigento, Gero Acquisto (in foto), che aggiunge:

“Non c’è traccia di sviluppo, parlo dall’edilizia ancora da troppo tempo bloccata, alle agevolazioni alle imprese e alla nascita di opportunità per i giovani. Il moloch regionale che è sempre più impantanato in guerre tra fazioni politiche, con i casi più eclatanti di Riscossione Sicilia, che nell’arco di un’ora dalla dismissione è stata resuscitata sulla base della defenestrazione di Fiumefreddo. Sulla mancanza di coraggio sul tetto ai dirigenti regionali che poteva essere abbassato come per i membri dei cda della partecipate, in un momento che la politica doveva dare segnali di equità. Alla stessa stregua dei tagli ai costi della politica per gli amministratori locali dei comuni. Ai percorsi di difficile attuazione per la definitiva stabilizzazione dei precari degli enti locali, in un momento di sofferenza dei bilanci comunali, con trasferimenti che sembrano partite di giro che presenteranno oggettivi ostacoli. Alla vicenda dei lavoratori forestali che si rinvia a una nuova riforma nei prossimi quattro mesi, con il blocco del turn over decidendo ancora una volta di lasciare i lavoratori nel limbo. Per la nostra provincia agrigentina a parte i fondi per gli agricoltori delle zone alluvionate, nessuna linea chiara di sviluppo con l’aggravante che tantissimi comuni non riescono neanche a chiudere i bilanci. E nessun rilancio per accelerare la ripresa di opere che tardano a completarsi dalla ss 640, alle eterne deviazioni sulla ss.115, che anche oggi è stata teatro di incidenti. Ormai è chiaro che la nostra regione e l’autonomia in Sicilia è rimasta solo nel nostro Statuto. Non abbiamo nessun credito dal governo nazionale per sbloccare la situazione, vedo fortemente in bilico anche l’assegnazione dei 500 milioni di euro, perchè si arriverà certamente durante l’anno a manovre correttive e di riequilibrio per la scarsa capacità di introitare tasse e tributi per ridurre un deficit che è conclamato e strutturale, che non guarda ad una serie progettazione di risorse comunitarie che ci vedono sempre in ritardo e che allontanano i siciliani che non hanno opportunità e occasioni per restare nella nostra terra. La Uil già da quattro mesi ha chiesto al governo degli incontri per fare il punto della situazione e la politica con supponenza si è arenata in beghe e liti che portano solo al malgoverno e al malessere sociale, invito tutta la politica a cambiare atteggiamento con le organizzazioni sociali e sindacali per non creare questa voragine tra Istituzioni e la comunità siciliana che non si sente rappresentata da questa politica arruffona e senza un progetto di cambiamento e di risposte del tessuto socio-economico in quanto attua politiche di indebitamento e di non scelte che creeranno solo altri sconquassi al debole welfare isolano”.