Con queste dichiarazioni interviene Domenico Fontana (in foto), assessore designato dal neo sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.
“Merito di una squadra – continua Fontana – che gioca con coraggio, determinazione, lucidità e applicazione tali da compensare abbondantemente la mancanza di esperienza è un gap tecnico rispetto alle squadre più quotate che infatti nessuno ha visto. La Fortitudo non è semplicemente una matricola terribile, fortunata e incosciente, è un team che gioca un basket molto bello ed efficace. Ma soprattutto è una squadra vera, fatta di piccoli (data la giovane età media) grandi uomini. È talmente tanto ‘squadra’ da non portare sulle spalle i nomi dei singoli. Comunque vada a finire la Fortitudo può diventare la metafora della sua città: Agrigento. Una città che può anch’essa raggiungere traguardi inaspettati. Forse non immediatamente, forse non la massima serie come speriamo facciano gli uomini di Ciani, ma certamente può rialzarsi e cominciare a risalire verso la vetta. Per farlo dovrà però adottare la medesima filosofia. Diventare una squadra dove tutti portano il proprio piccolo contributo superando egoismi e personalismi. Una squadra con una regia intelligente, ma soprattutto capace di miscelare alcune grandi qualità e tanta dedizione al lavoro. Non voglio fare alcun pronostico ma, comunque vada a finire, Ciani e Moncada con i loro splendidi undici ragazzi hanno già raggiunto un incredibile risultato: ci hanno proposto un modello vincente da contrapporre a quello tipico agrigentino, fatto di egoismo e rassegnazione, che ci ha portati ad essere una delle ultime città d’Italia. Insomma c’hanno insegnato che anche in questa terra così difficile si possono coltivare grandi sogni. E magari anche vederli avverarsi. Forza Fortitudo, forza gigante. Portaci in seria A”, conclude Fontana.