“Abbiamo accolto con onore e gioia la proposta del Prefetto dott. Nicola Diomede e del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Mario Mettifogo di ospitare la Festa della Liberazione, la più importante festa civile della nostra Repubblica” – dichiara il sindaco di Racalmuto Emilio Messana.
“La Resistenza, che culminò nello sciopero generale e nell’insurrezione del 25 aprile 1945 contro i nazi fascisti, si alimentò dei valori della libertà, della legalità, dell’uguaglianza, della solidarietà e della partecipazione popolare alla vita democratica del paese. La nostra Costituzione ne è l’espressione più alta – l’Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale.
“I valori della democrazia e dell’anti fascismo, che animarono i partigiani, i carabinieri e i militari che sostennero la Resistenza, sono sempre attuali e devono nutrire la nostra coscienza civica e sostenere le nostre istituzioni pubbliche.
“Forti della nostra storia dobbiamo affrontare e risolvere le contraddizioni del tempo presente, favorendo la partecipazione popolare alla vita democratica del paese, investendo sui diritti sociali, combattendo ogni forma di estremismo, di terrorismo, ogni forma di illegalità a cominciare da quella mafiosa.
” La Festa Provinciale della Liberazione a Racalmuto significa anche ricordare i nostri concittadini che parteciparono alla Resistenza, i partigiani Luigi Scimè e Luigi Penzillo, quest’ultimo morto a vent’anni “per la libertà” e insignito della medaglia d’oro.