A parlare è il Capogruppo del Pdr, Nuccia Palermo (in foto), che esprime amarezza all’indomani del giorno definito per eccellenza il capodanno dell’estate.
“Sottolineiamo che è di fondamentale importanza il rispetto verso l’ambiente e quindi verso le nostre spiagge e largo plauso va fatto alle forze dell’ordine e alla Prefettura di Agrigento per la capacità dimostrata di controllo del territorio ma purtroppo, a cadenza ormai frequente, continuiamo ad esibire una netta incapacità organizzativa dell’amministrazione comunale incapace di gestire il prima e dopo evento.”
“Si è perso di vista il vero obiettivo dell’amministratore della cosa pubblica ovvero il rilancio del territorio, la tutela di quest’ultimo e con esso la salvaguardia delle nostre attività commerciali che ricordiamo essere la linfa vitale di qualsiasi città. Il sindaco Firetto ha preferito rinunciare a degli introiti che sarebbero andati a tutte quelle famiglie che del commercio ne fanno unica risorsa di vita piuttosto che organizzare delle squadre per la pulizia del giorno dopo o creare un’intesa con gli stessi esercenti, come avvenuto in una spiaggia di punta bianca che dopo l’afflusso della nottata si è svegliata perfettamente pulita ed in ordine.”
“Sta passando sicuramente un messaggio sbagliato volto al proibizionismo senza mediazione, senza studio di possibili alternative che possano creare movimento e non desolazione. La nostra Agrigento ha necessità di rinascere ed oggi abbiamo solo pubblicizzato divieti di ogni sorta e di ogni genere senza spendere alcuna energia nel cercare di regolamentare ma al contempo promuovere un evento atteso come quello appena trascorso.”
“Ricordiamo al Sindaco Firetto – continua il capogruppo del PDR – che Agrigento necessita di un sindaco che non perda di vista la base della città che è formata da tutti quegli esercenti che ne costituiscono l’economia. Ogni singola attività commerciale, in un periodo economico di crisi qual è quello che stiamo attraversando, è una specie protetta e come tale dev’essere tutelata e garantita”.
“La cosa che più rattrista – conclude Palermo – è che ancora una volta abbiamo preferito cacciare dal nostro territorio coloro che volevano sceglierlo per movimentare le nostre casse e la nostra economia esclusivamente per una carenza di capacità gestionale che continua a respingere chi prova a mettere piede nella nostra città ” .