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Federconsumatori: Agrigento città d’arte ed a vocazione turista

Circa il fatto che Agrigento sia una città d’arte, nulla quaestio. Sulla vocazione turistica invece, ci sarebbe tanto da dire e ridire….“.

Ad intervenire con una nota stampa è il presidente provinciale di Federconsumatori Agrigento, Ilenia Capodici (in foto), che analizza la vocazione turistica della città dei Templi.

In un clima di qualunquismo sarebbe facile lasciarsi andare ad affermazioni del tipo “Agrigento è invasa perennemente dai rifiuti, nonostante le tariffe siano esose, ad Agrigento, per parcheggiare oltre la parking card devi pagare il pizzo anche al posteggiatore di cui tutti ormai conosciamo nome e cognome, anche di quelli che occupano il piazzale di fronte la questura!! Che il salotto della città è impraticabile per tutte le donne che decidono di indossare un paio di scarpe alte, e che se sei fortunata a non cadere, male che ti va, inciampi.” etc etc
Se un turista poi decide di fare un tour verso i siti di maggiore pregio deve fare i conti con alcune difficoltà: i taxi ad esempio, ad Agrigento sono ormai come i fantasmi tutti ne parlano ma in pochi li hanno visti.. e poi, una volta raggiunta la valle dei templi devi sperare che, sei fortunato se il museo è aperto“.

Proprio sul museo – continua Capodici – mi corre l’obbligo da agrigentina esprimere delle riflessioni circa gli eventi che l’ hanno portato alla ribalta della cronaca. Com’è possibile mi chiedo che il giorno di ferragosto dove probabilmente molti turisti hanno deciso di trascorrere tale giornata nella mitica valle dei templi , sia chiuso. Come se gli albergatori ed i ristoranti agrigentini decidessero di chiudere le loro attività per ferie, proprio nel mese di agosto dove l’affluenza turistica è maggiore, rispetto ad altri periodi dell’anno. Com’è ancora possibile che ci sia stato un corto circuito e che solo per puro caso non ha creato ingenti danni alle cose ed alle persone, com’è possibile che un museo di tale pregio abbia un impianto obsoleto e che nessuno dei responsabili dirigenti abbia mai pensato di fare le dovute rimostranze se non dopo l’accaduto.!!!“.

Di chi sono le responsabilità? Chi paga per tutto questo? Domande alle quali mi piacerebbe avere delle risposte perché, tanto comunque vada, a pagare le colpe altrui, siamo sempre noi cittadini, compreso il danno d’immagine.
Vede Dott.sa Costantino mi ha sempre dato l’impressione di una donna tenace e caparbia in grado di assolvere il ruolo attribuitoLe in modo egregio. Dopo aver letto la sua dichiarazione però qualche perplessità l’ho avuta. Ho letto tra le righe un voler giustificare che gli avvenimenti non solo non dipendevano da lei, ma che aveva sempre cercato di fare del meglio elencando una serie di manifestazioni da lei realizzate per la valorizzazione del museo. Evidentemente però tutto questo non è stato sufficiente. Anzicchè minacciare querela nei confronti dell’editoriale scritto dal direttore di Agrigento oggi Domenico Vecchio avrebbe dovuto soffermarsi un’ pò di più su quell’articolo, e forse avrebbe capito che la “critica”, non era rivolta alla sua persona, bensì al suo ruolo,dalle cui scelte derivano delle conseguenze la cui ricaduta riguarda Agrigento e noi agrigentini, era in realtà un pungolo per fare meglio e questo Lei non l’ha compreso……“.

Detto ciò in questa estate rovente, – conclude la nota di Federconsumatori – il mio auspicio è quello di trovare il tempo e la voglia, di sederci tutti i soggetti coinvolti a vario titolo, attorno ad un tavolo,e, tutti insieme per discutere si di criticità, ma anche per trovare le soluzioni, considerato che se le cose funzionano a beneficiarne è tutta la città“.

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