“Il giorno 17 del mese di novembre abbiamo attivato le procedure di raffreddamento denunciando il continuo ritardo nel pagamento delle spettanze, da quella data, purtroppo, il problema si è soltanto aggravato per cui siamo stati costretti a proclamare una prima giornata di sciopero per il giorno 28 gennaio c.a. – dichiarano Alfonso Buscemi e Vincenzo Iacono della Funzione Pubblica CGIL – siamo fortemente preoccupati e dispiaciuti perché oltre al grave danno che si arreca ai lavoratori con il persistere nei ritardi del pagamento degli stipendi, una giornata di sciopero incide pesantemente sul bilancio di ogni singola famiglia degli stessi e a farne le spese, saranno come al solito anche i cittadini. Infatti, – continuano i rappresentanti sindacali – in una realtà importante della nostra provincia dove si sta lavorando sodo nel tentativo di potenziare la raccolta differenziata con tutto il bene che questo rappresenta per la città di Favara e non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale bloccare una giornata la raccolta rischia di far saltare il ciclo, scoraggiando i cittadini che stanno cimentandosi con la differenziata e certamente subiranno gravi disagi”.
“Ci auguriamo – conclude la nota della CGIL – che in questi pochi giorni che restano a disposizione il comune e le aziende, ognuno per la propria responsabilità, prendano gli opportuni provvedimenti per raggiungere un accordo e chiudere positivamente la vertenza, in alternativa saremo costretti nostro malgrado a programmare ulteriori forme di lotta per fare riconoscere il sacrosanto diritto dei lavoratori ad evare lo stipendio e, magari, anche puntuale secondo le normative vigenti”.