Favara, presto in arrivo i contatori idrometrici: passaggio da forfait a misura
Lettera dei vertici di Girgenti Acque alla Sindaca di Favara dove si informa che i contatori idrometrici saranno presto installati con trasformazione da forfait a misura per i consumi idrici.
“Ottemperando a precisi obblighi di legge, deve procedere alla normalizzazione delle utenze idriche ricadenti nell’intero territorio gestito e, quindi, anche nel territorio di Favara. Detta attività, obbligatoria, consta delle fasi a voi ben note, tra le quali rientra l’installazione del contatore idrometrico presso ciascuna utenza servita. Nel recente passato, in diverse occasioni, Girgenti Acque ha disposto il riavvio delle attività di che trattasi e, tuttavia, si è vista costretta a soprassedere a causa della contrarietà della popolazione, tanto sproporzionata quanto ingiustificata e, talvolta, rinvigorita da atti amministrativi in tal senso”.
“Non può giustificarsi – scrive Girgenti Acque – oltre la contrarietà di parte significativa della popolazione di codesto Comune, spesso alimentata da “centrali della disinformazione”, alle quali i soggetti istituzionali a ciò preposti hanno obbligo di replicare con altrettanta energia. Il primo punto da rendere noto alla cittadinanza è quello relativo all’obbligo di installazione del misuratore: non ci si può opporre alla installazione del contatore, perché il Gestore del non può continuare a somministrare tale importante Servizio pubblico in assenza di misurazione dei consumi”.
“Un ulteriore dato informativo è relativo alla tariffa. Attualmente, le residue utenze non normalizzate pagano un corrispettivo del servizio a forfait, che dunque non ha alcuna corrispondenza con i consumi: all’anziana signora che consuma 40 mc l’anno, attualmente, viene addebitato il medesimo importo richiesto alla famiglia numerosa che vive in una villa con prato inglese e piscina, con consumi da 1.000 mc annui e oltre. Tale situazione, che la legge non ammette, è evidentemente intollerabile anche sul piano etico e morale”.
“Di fondamentale importanza è altresì il tema della corretta misurazione, dal momento che il cittadino deve poter avere la certezza che le quantità conteggiate dal proprio contatore equivalgano perfettamente ai consumi effettuati. La vigente normativa in materia di misura, in tal senso, è molto restrittiva, stabilendo che l’errore di misura massimo deve rientrare nel range -/+ 5%. E’ questa la ragione per cui il gestore ha l’obbligo di installare soltanto contatori certificati secondo la normativa MID (Measuring Instruments Directive, 2004/22 CE, recepita in Italia con D. Lgs. 22/2007 e ss.mm.ii.): ciascun contatore istallato deve dunque essere dotato di apposita certificazione.
In tutti i casi, poi, in cui l’utente abbia un dubbio sulla correttezza della misura, il quadro normativo garantisce la massima tutela del consumatore che, pertanto, può richiedere una verifica di funzionalità. La verifica (Del. 655/2015/R/Idr, artt. 28, 29) sarà avviata entro 30 giorni dalla richiesta e i relativi esiti saranno comunicati altrettanto tempestivamente all’utente. In caso di malfunzionamento del contatore si procederà all’annullamento delle fatture contestate e alla contestuale ricostruzione dei consumi, secondo la procedura dettata dall’Autorità.
Idem dicasi per le verifiche di passaggio d’aria, che Girgenti Acque S.p.A. assimila alle verifiche di funzionalità in termini di tempistica di intervento”.
“Ad ogni contestazione dell’utente in tema di servizio di misura (funzionalità, passaggio d’aria, ecc.) che a seguito di verifica tecnica si riveli fondata, corrisponde sempre un annullamento della fatturazione contestata, nonché la successiva ricostruzione dei consumi, da effettuarsi secondo quanto previsto dalla vigente normativa e, in particolare, della Del. 218/2016/R/IDR “Regolazione del Servizio di Misura nell’ambito del Servizio Idrico Integrato a livello nazionale (TIMSII)” (art. 11, ecc.). Come Vi è stato comunicato – informa Girgneti Acque alla Sindaca di Favara -, formalmente e ripetutamente, il rifiuto dell’utente a consentire l’accesso alla propria abitazione (impedendo fisicamente di procedere all’installazione del misuratore) o la mancata sottoscrizione del contratto, o comunque il rifiuto dell’utente ad adempiere a precisi obblighi di legge, implica il dovere, da parte di chi gestisce il Servizio Idrico, di sanzionare detti comportamenti che, altrimenti, finirebbero per gravare – come attualmente gravano – sull’intera collettività gestita”.
“L’immotivato rifiuto dell’utente all’esecuzione della predetta attività, con relativo “impedimento fisico” all’esecuzione delle lavorazioni necessarie, ma anche la mancata sottoscrizione dei contratti, peraltro, implicano una oggettiva e grave difformità di azione del Gestore nell’adempimento dei succitati obblighi, nel senso che nella medesima arteria stradale ci saranno utenze trasformate e utenze non trasformate, per esclusiva volontà e responsabilità di chi impedisce le necessarie lavorazioni.
Come abbiamo avuto già modo di comunicare a codesto Comune – rendendo edotte anche l’ATI e la Prefettura – ai sensi del combinato disposto degli artt. 2.6.1, 2.3.2., 2.4.3. del vigente Regolamento di Utenza, ricercando comunque la massima equità possibile tra gli utenti interessati, Girgenti Acque – su suggerimento dell’ATI Idrico che, dal suo canto, manifesta netto e definitivo impulso all’attività di che trattasi – sta altresì procedendo al preavviso di sospensione (e poi alla effettiva sospensione) dell’erogazione a tutti quegli utenti che, ingiustificatamente, ostacolino l’attività di normalizzazione”.
“Per tutto quanto sopra, anche in riscontro alla odierna nota vs. prot. 1686/2018, non possiamo far altro che, ancora una volta, appellarci al senso di responsabilità istituzionale, che abbia quale unico obiettivo il rispetto degli obblighi di legge e, dunque, di installazione dei misuratori presso le utenze gestite. Precisiamo che l’eventuale adesione di Girgenti Acque S.p.A. alla richiesta che si riscontra, ossia quella di sospendere per l’ennesima volta le lavorazioni già intraprese, arretrerebbe rispetto a quello che è un preciso assolvimento ad obblighi di legge e, soprattutto, creerebbe un danno irreparabile all’intera collettività gestita”.
“La citata Del. 917/2017, infatti, prevede un’enorme penalità, posta in misura pari al 10% (coefficiente moltiplicatore q = 0,9) per la tariffa del gestore che eventualmente non rispetti il prerequisito in materia di misurazione dei consumi e, dunque, di installazione dei contatori. Ove si pensi che il fatturato di Girgenti Acque S.p.A. è pari a oltre 40 mln €, l’eventuale danno sarebbe pari a oltre 4 mln €. In tal evenienza, che si sta provando a scongiurare, il gestore non potrebbe che rivalersi sui soggetti che, a vario titolo, hanno impedito l’esecuzione delle attività di normalizzazione, già intraprese sin dalla seconda metà dell’anno 2014.
Per tutto quanto sopra, dunque, Girgenti Acque continuerà l’attività di installazione dei misuratori e normalizzazione delle utenze idriche.
Confermiamo – come abbiamo già fatto di presenza ieri presso gli uffici comunali alla presenza del vicesindaco dott. Attardo e del Dirigente tecnico ing. Avenia – la nostra piena disponibilità alla partecipazione ad ogni riunione che vorrete convocare con gli uffici tecnici, con le associazioni di consumatori, con rappresentanti qualificati di cittadini e con singoli utenti.
Riteniamo, ancora una volta, di informare S.E. il Sig. Prefetto di Agrigento, che si è già occupato (su altri comuni gestiti) della questione in oggetto, auspicando un ulteriore autorevole ed efficace apporto alla definizione della stessa, allegando all’uopo copia della vostra nota odierna”, conclude la lettera.