Lo afferma la società Girgenti Acque, che aggiunge:
“Si rileva, a tal proposito, che la gestione delle acque bianche risulta in maniera esclusiva in capo al comune di Favara, così come, conseguentemente, in capo al comune di Favara rimane la esecuzione di tutti gli interventi necessari per porre rimedio ad eventuali danni provocati dalle acque bianche convogliate all’interno dei collettori che le trasportano. Nello specifico, il sopralluogo effettuato, ha consentito di rilevare lungo la via Giovanni XXIII la presenza di due collettori, realizzati con tubazioni di materiale diverso, uno per il convogliamento delle acque nere (in polietilene) ed uno per il convogliamento delle acque meteoriche (cemento vibrocompresso)”.
“Durante il sopralluogo è stato possibile rilevare la sussistenza di una evidente rottura della tubazione che convoglia le acque bianche. Infatti, dalla stessa voragine creatasi dalla strada, si può osservare la palese disconnessione delle tubazioni in cemento, non più in grado di garantire la continuità del flusso delle acque meteoriche in esso convogliate. Al contrario, durante gli accertamenti eseguiti sono state riscontrate le perfette condizioni di esercizio dl collettore delle acque reflue. Per le superiori considerazioni, si ribadisce l’assoluta estraneità della Girgenti Acque S.p.A. nei confronti della sopra descritta problematica che interessa la via Giovanni XXIII”.