Dopo le numerose polemiche scaturite, ecco che tornano fruibili i Sette Cortili. In particolare, si legge nel provvedimento a firma del sostituto procuratore Alessandra Russo, che “il sequestro originariamente eseguito abbia perso di efficacia a seguito della mancata convalida dello stesso nei termini di legge“. Inoltre, non vi sono “ragioni che giustifichino un sequestro di tipo probatorio, essendo già stato acquisiti, mediante foto, annotazioni di servizio e mediante la denuncia querela agli atti, tutti gli elementi valutativi e probatori delle condotte contestate“.
Allo stato, scrive il pm “in ragione di una non idonea individuazione della natura dell’occupazione, delle zone di pertinenza a privati e di quelle rientranti nel suolo pubblico, del carattere di amovibilità/inamovibilità delle installazioni e, tra queste, di quelle per le quali è stata ottenuta concessione, manca il fumus del reato“, “o comunque è assente una idonea indicazione delle strutture alle quali lo stesso sia riferibile e giustifichi, dunque l’apposizione del vincolo“.
Per questo, si è disposto il dissequestro dei beni e conseguentemente la restituzione agli aventi diritto.
“I Sette Cortili sono nuovamente tutti a vostra disposizione.Vi aspettiamo tanti da questa sera in poi per festeggiare insieme“. Questo il primo commento da parte dei titolari della Farm.