Favara, agguato a Nicotra: chiesto il prelievo del Dna
Avrebbe rifiutato la richiesta del tampone per l’esame del Dna il 27enne Calogero Bellavia, finito in carcere insieme allo zio Antonio per la detenzione di due pistole illegali.
Gli agenti della Squadra Mobile su incarico della Dda hanno infatti provveduto a chiedere il prelievo salivare che sarebbe stato negato. Nelle prossime ore, verosimile che la stessa procedura di richiesta sarà effettuata al 44enne Antonio Bellavia.
Il pubblici ministeri della Dda stanno cercando di trovare riscontri con il mozzicone di sigaretta trovato nei pressi del luogo dell’agguato dello scorso 23 maggio di via Torino, a Favara dove presunto bersaglio fu Carmelo Nicotra.
In caso di rifiuto del tampone, possibile che i pm chiedano al giudice l’esame coattivo. Pm che intanto hanno unificato i fascicoli di inchiesta per l’omicidio, avvenuto nell’ottobre del 2016, del 42enne empedoclino Carmelo Ciffa, e per l’agguato a Carmelo Nicotra.
Sembra dunque ad una svolta l’indagine per i due fatti criminosi che sembrano muoversi sull’asse Belgio-Favara. Come si ricorderà, i due Bellavia, si trovano in carcere per la detenzione di due pistole illegali, una delle quali è risultata rubata a Nicotra.