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Regioni ed Enti Locali

Emergenza rifiuti a Siculiana: intervento della CGIL

cgilDopo la firma di ieri del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che con un’ordinanza ha disposto il conferimento in altre discariche di molti comuni che fanno riferimento alla Srr Palermo Est, Ovest e all’area metropolitana, non si placano le polemiche soprattutto per quanto accadde presso la discarica di Siculiana.
Una emergenza che rischia di “scoppiare” dato che è rimasto svanito nel nulla l’appello lanciato dal gestore della discarica di Siculiana, Giuseppe Catanzaro, il quale aveva chiesto di non aumentare la portata di rifiuti in discarica. Appello al quale anche il sindaco del paese agrigentino, Mariella Bruno, si era unita per limitare i disagi ed il conseguente rischio ambientale.

Oggi interviene la segreteria provinciale della CGIL tramite il segretario genarale, Massimo Raso, che in una lettera inviata al presidente della Regione, Rosario Crocetta; al vice Presidente della Regione, Mariella Lo Bello; ai parlamentari regionali e nazionali agrigentini; al Prefetto di Agrigento; al Sindaco di Siculiana; ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, lamentano come “Un mese fa abbiamo fatta nostra e condivisa la preoccupazione espressa dalla Sindaco di Siculiana Mariella Bruno circa l’autorizzazione, da parte della Regione a oltre 50 Comuni della provincia di Agrigento, Trapani e Caltanissetta, di poter utilizzare la discarica di Siculiana. Un mese dopo la Regione si vede costretta a reiterare ed allargare tale provvedimento: ma che cosa è stato fatto in questo mese? Si è lavorato, con la sollecitudine che la questione imponeva, a trovare soluzioni alternative, a sbloccare l’iter di allargamenti e autorizzazione di quella parte di impiantistica che consentirebbe di avere meno bisogno della discarica? Si era parlato di portare i rifiuti all’Estero e, visti i costi di conferimento quasi doppi rispetto a quella di Siculiana, la soluzione non sarebbe affatto peregrina: cosa è stato fatto? Siculiana, la Provincia di Agrigento, non possono essere il “muro basso” che la Regione usa ad ogni crisi! Appena si esaurirà – continua la missiva della CGIL – la capacità ricettiva Siculiana (che peraltro per norma non potrebbe accogliere più di 800 T/die) chi si farà carico del maggiore onere che avranno le nostre popolazioni per portare i rifiuti altrove? In assenza di concreti segnali di intervento, che dovremmo fare? Dobbiamo arrivare per forza a manifestazioni pubbliche per impedire l’accesso dei rifiuti delle altre province? Noi non vogliamo rassegnarci all’idea di essere la pattumiera della Sicilia! Ci appelliamo ad ognuno di Voi per Torniamo a sollecitare la soluzione dei problemi e non il perdurare di una condizione emergenziale da cui dobbiamo uscire una volta per tutte”.

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