Emergenza migranti, il premier Giorgia Meloni e della presidente Ue Ursula von der Leyen a Lampedusa
La premier Giorgia Meloni con la presidente Ue Ursula von der Leyen oggi a Lampedusa per l’emergenza migranti. Dopo gli sbarchi avvenuti negli ultimi giorni che hanno messo in grave crisi l’intera isola agrigentina, la Presidente della Commissione europea ha accolto subito l’invito della premier italiana. La visita di Meloni e von der Leyen a Lampedusa avverrà mentre a Lampedusa si registrano nuovi sbarchi di migranti. Nelle ultime ore altri 144 migranti, 69 dei quali sbarcati a Cala Croce, sono approdati dopo che nella giornata di ieri ci sono stati 23 approdi con oltre mille profughi.
Nella notte rintracciati dai Carabinieri sono stati i 69 (tra cui 4 donne) egiziani, siriani e sudanesi che hanno riferito di essere salpati da Zawia, in Libia, pagando 4mila dollari a testa. I migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove c’erano circa 2000 presenze. Intanto, per la mattinata di oggi, la Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 640 migranti con la nave dedicata “Veronese”.
In occasione della visita della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Lampedusa, Save the Children esorta le istituzioni a mettere in campo una risposta coordinata tra gli Stati Membri dell’Unione Europea basata sui diritti umani.
Ancora una volta sono le persone più vulnerabili – soprattutto i minori che arrivano non accompagnati, inclusi bambini molto piccoli, le persone sopravvissute alla violenza di genere e le vittime di tortura e trattamenti inumani e degradanti – a pagare il prezzo di anni di mancanza di politiche coordinate tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, sottolinea ancora che finché le politiche di deterrenza e il controllo dell’immigrazione prevarranno, queste situazioni sono destinate a ripetersi.
“La UE e Paesi Membri devono cooperare e coordinarsi per soccorrere le persone in difficoltà nel Mediterraneo, a partire dalla messa in campo di un sistema europeo strutturato di ricerca e soccorso in mare, agendo nel rispetto dei principi del diritto internazionale e dando una risposta congiunta che dimostri la solidarietà europea sancita nei suoi valori fondamentali.
Ciò che è accaduto nei scorsi giorni a Lampedusa, dove a causa della situazione di eccezionale sovraffollamento le autorità hanno avuto difficoltà persino a fornire adeguatamente cibo e acqua alle persone appena arrivate, e di conseguenza queste ultime non hanno potuto godere dei loro diritti fondamentali, richiama l’Europa e i suoi Stati Membri a una responsabilità condivisa rispetto alla tutela delle persone che fuggono da guerre, violenza, povertà estrema, primi tra tutti i minori.
Esortiamo, inoltre, il Parlamento e il Consiglio europeo a mettere al centro delle negoziazioni sul Patto Asilo e Migrazione la protezione e rispetto dei diritti dei minori, a partire dalla velocizzazione e dalla semplificazione dei ricongiungimenti familiari, dal rafforzamento delle vie legali per ottenere protezione in Europa e dalla previsione di meccanismi obbligatori di relocation. Tutte queste sono strategie necessarie affinché i minori possano avere accesso a sistemi di accoglienza e di tutela adeguati, senza dover mettere in pericolo la propria vita o essere esposti ai rischi di tratta e di sfruttamento nel tentativo di raggiungere o attraversare l’Europa.
Per quanto riguarda l’Italia, Save the Children rinnova l’appello alle istituzioni affinché si ampli la rete di accoglienza per i minori non accompagnati, a partire dall’attivazione di centri governativi di prima accoglienza in tutte le Regioni e l’ampliamento dell’accoglienza diffusa nella rete SAI dei Comuni, in modo da assicurare, secondo quanto stabilito dalla legge 47/17 un percorso di accoglienza e di inclusione sociale che risponda ai loro diritti, esigenze e vulnerabilità”.