“Abbiamo assistito finora a delle politiche in tema di lavoro che non hanno premiato per l’aumento di occupazione stabile tra i giovani,si è seguita solo una logica di misure tampone come tirocini e apprendistato che poi, specie in Sicilia,non si sono trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato”.
“Adesso – continua il candidato all’uninomimale del centrodestra alla Camera – si deve investire e puntare su una politica dove lo Stato con i suoi uffici decentrati i centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro, possano seguire realmente i giovani neet o i neo laureati o chi esce dal mercato del lavoro e ha difficoltà a rientrare”.
“Si deve mettere in circolo un piano Marshall delle politiche attive,investire con fondi per legare il mercato del lavoro alle esigenze di imprese e di giovani, da un lato favorendo le aziende e dall’altro investire su una formazione continua del soggetto svantaggiato. Ecco perché per tamponare l’emigrazione e la mancanza di riferimenti per chi è in cerca o ha perso il lavoro si deve invertire la rotta. E in questa campagna elettorale la domanda frequente che mi chiedono i cittadini è l’opportunità di lavoro per restare in questa terra. Sono certo che il centrodestra,attraverso politiche di defiscalizzazione e di aiuto all’impresa, farà ripartire un circuito virtuoso con politiche per il Sud di impatto e concrete per la crescita di posti di lavoro”.