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Politica Sindacando

Elezioni Agrigento, “Speciale Interviste”: 13 domande ad Andrea Cirino

Andrea CirinoManca solo una settimana e i cittadini di Agrigento saranno chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.

Agrigento, dopo la gestione commissariale e la politica fallimentare degli ultimi anni, è una città dalle grandi opportunità e dai mille problemi; i cittadini si aspettano dalla nuova amministrazione risposte immediate ai problemi della città dei Templi.
La redazione di Scrivo Libero ha voluto porre 13 domande ai sette candidati a sindaco. Queste le risposte del candidato per Fratelli d’Italia-An, Andrea Cirino.

1) Manca poco alla data delle elezioni, come giudica questa campagna elettorale?

Cirino: “Credo che questa sia una campagna elettorale molto giù di tono, ma ritengo che sia stata artatamente condotta in questo modo per evitare di assumersi l’impegno dinanzi la cittadinanza. Una campagna elettorale nella quale si è cercato di celare dietro il civismo il vero volto dei partiti e dei politici che stanno manovrando, o meglio, vorrebbero manovrare il futuro politico di Agrigento. Io, invece sono l’unico che sta mettendo la faccia con chiarezza con un partito che non ha paura di scardinare un sistema politico che ha distrutto gli ultimi venti anni della politica agrigentina”;

2) Uno dei primi problemi di Agrigento, sembra paradossale, è il turismo. Come potenziare il settore e quali strumenti intende mettere in atto?

Cirino: “Sul turismo, come ho spiegato nel mio programma e in tutti i confronti pubblici, anzitutto è necessario potenziare i servizi essenziali della città: dai bagni pubblici alla viabilità cittadina, partendo dai collegamenti urbani dal centro storico alla valle dei Templi e soprattutto dalla valle dei Templi a San Leone e Villaggio Mosè permettendo ai turisti di raggiungere le zone alberghiere. Agrigento ha bisogno di ripartire dalla base e dalle cose essenziali ripartendo dalla civiltà di un tempo”;

3) Che cosa intende fare per attirare nuove attività produttive?

Cirino: “Sulle attività produttive, la mia amministrazione avvierà un processo di sburocratizzazione delle procedure amministrative per permettere a chiunque voglia aprire nuove attività nella città di Agrigento di non trovare ostacoli di natura amministrativa e non solo. È necessario che si adotti una fiscalità di vantaggio nei confronti di giovani imprenditori e di chiunque voglia investire nella nostra città, partendo dal centro storico attraverso, come ho già detto nel mio programma, la vendita degli immobili comunali ad un prezzo simbolico per permettere la riqualificazione e la ristrutturazione di tutto il centro storico”;

4) Che cosa vuole fare sulle tasse locali? Imu e altre?

Cirino: “Il punto forte della mia campagna elettorale è proprio questo: la riduzione delle tasse e delle imposte comunali. Già nel 2012, quando l’amministrazione Zambuto e quasi tutto il consiglio comunale ha votato l’aumento delle tasse al massimo, io sono stato l’unico a battersi per il non aumento (vedi interviste YouTube incubo imu). Il mio impegno personale, oltre che concreto, è quello di ridurre tutte le imposte comunali, partendo dai rifiuti riportando la gestione in “house” al comune, con un abbattimento immediato del 20%, per poi diminuire di un ulteriore 20% con la raccolta differenziata. Mi impegnerò a ridurre le altre imposte mediante la razionalizzazione della spesa pubblica, utilizzando, inoltre, i fondi che il comune destina ai centri di accoglienza per gli immigrati per i cittadini più bisognosi che saranno a servizio del comune per mezzo di lavori socialmente utili (giardini pubblici, verde urbano e viabilità)”;

5) Immigrazione: risorsa o business? Cosa intende fare se diventerà sindaco di Agrigento?

Cirino: “Proprio sull’immigrazione, la mia amministrazione interverrà immediatamente per la sicurezza sociale e per la spesa insostenibile che viene gravata soltanto sul comune di Agrigento. Non si può avallare un sistema di business a danno dei cittadini! I comuni devono essere aiutati e non gravati di costi, oltre al fatto che sta diventando una emergenza sociale per gli agrigentini che cominciano ad aver paura. Ritengo che la mia amministrazione dovrà formare un tavolo tecnico con la Prefettura e le Forze dell’Ordine per affrontare al meglio questa emergenza sociale”;

6) Come intende affrontare il problema dei rifiuti?

Cirino: “Sui rifiuti la mia idea è oramai chiara, porterò la gestione in “house” al comune di Agrigento all’indomani del voto. Avremo una riduzione immediata del 20% sull’utile di impresa, oltre al fatto che il comune avrà il controllo sulla raccolta e sulla pulizia delle strade come un tempo. Detto questo, ritengo necessario evidenziare che la civiltà di una città si veda dalla pulizia e dall’ordine delle proprie strade; bisogna attivare immediatamente la raccolta differenziata che permetterebbe una ulteriore riduzione del 20% sulle bollette”;

7) Gestione dell’acqua. Quale sarà il rapporto che avrà la Sua amministrazione con Girgenti Acque?

Cirino: “Sull’idrico la mia amministrazione si attiverà immediatamente come capofila dei comuni della provincia per la riduzione delle tariffe applicate, oltre all’abbattimento del canone fisso che appare oltremodo eccessivo. Tutto ciò è frutto di poca attenzione da parte delle precedenti amministrazioni; ed ancora, il Comune di Agrigento non può permettere che il gestore tagli l’acqua ai cittadini che a volte non possono pagare per i costi eccessivi. È necessario affrontare con grande determinazione il problema dell’acqua pubblica, trattandosi di bene di prima necessità. La mia promessa agli agrigentini è quella di ridurre il costo delle bollette idriche e di una gestione solidale ed equa nei confronti di tutti”;

8) Quale dovrà essere il ruolo del Comune di Agrigento nei confronti del Consorzio Universitario?

Cirino: “Sul Consorzio universitario, giova evidenziare che l’Università ad Agrigento deve essere volano, oltre che della cultura, ma anche dell’economia della città. Ho espresso la mia volontà di portare l’università in pieno centro storico, proprio perché il centro storico deve ripartire dai giovani e dalla cultura. Mi impegnerò personalmente affinché venga affrontata con serietà e con responsabilità questo problema, che sino ad oggi è stato affrontato come uno strumento per scopi meramente politici”;

9) Agrigento, città satellitare. Quartieri e centro storico sempre più abbandonati a se stessi. Come riqualificare queste aree?

Cirino: “Sulla riqualificazione c’è molto da dire, il mio programma è molto semplice e fattivo. I quartieri satellite della città devono cominciare a rivivere, partendo anzitutto dai collegamenti. Bisogna riqualificare le strade e illuminare tutti quartieri, da Monserrato a Villaseta, Villaggio Mosè, Fontanelle, Giardina Gallotti, Villaggio Peruzzo e San Leone. Il comune di Agrigento introita circa 7 Milioni di euro dalla Tasi, la stessa tassa ricomprende illuminazione e manutenzione delle strade. Da essa bisogna attingere con una programmazione quinquennale per il ripristino e la manutenzione di strade e quartieri. Ed ancora, sulla riqualificazione dei quartieri, bisogna riprendere tutti gli impianti sportivi, e non, che risultano fatiscenti e dismessi, dando la possibilità ad Associazioni e giovani imprenditori attraverso piani di project financing di riqualificarli e gestirli in maniera efficiente e produttiva”;

10) Occorrono iniziative per i giovani: quali sono realmente praticabili?

Cirino: “Per i giovani, il mio impegno sarà massimo. Ho già anticipato che darò priorità a giovani che vogliono investire sul nostro territorio, permettendo ad essi di non scoraggiarsi e di provare a cambiare questa città attraverso lo snellimento delle procedure amministrative e fiscalità di vantaggio, permettendo loro di non pagare le imposte comunali quali suolo pubblico, Imu ed altro nella fase di start up delle attività. Mi impegnerò affinché le associazioni giovanili e culturali abbiamo una amministrazione vicina a loro, dando la possibilità a tutti di investire sul nostro territorio e sul centro storico della città. Una città senza giovani è una città senza futuro”;

11) Ad Agrigento ci sono troppi ostacoli che impediscono ai disabili di avere una vita normale. Che progetto ha su questo tema?

Cirino: “La mia amministrazione dovrà essere vicina ai cittadini disabili e non solo. Bisogna predisporre un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto nelle strutture pubbliche. Ad Agrigento, purtroppo mancano i servizi essenziali. Bisogna ripartire dai servizi per permettere alla città di vivere una condizione di vita normale, attingendo dalle risorse comunitarie che devono rappresentare una priorità per la progettazione e la programmazione del futuro economico e sociale di Agrigento mediante un ufficio preposto che si occuperà soltanto di questo”;

12) Favorevole o contrario al rigassificatore? Che idea ha in merito?

Cirino: “Sono sempre stato contrario al rigassificatore e a tutto ciò che gravita attorno ad esso. Si è parlato tanto di rigassificatore, personalmente ho fatto un appello a tutta la cittadinanza che ha votato contro il rigassificatore. Ritengo che Agrigento non abbia bisogno di una bomba ambientale ai piedi della Valle dei Templi. Mi impegnerò e mi batterò con tutte le mie forze affinché questa opera non verrà costruita nella nostra provincia. Non permettiamo che gli interessi di una Azienda con la complicità della politica possano distruggere il futuro della nostra terra”;

13) Caso “gettonopoli”. Da sindaco ha intenzione di proporre un tetto massimo per le sedute di Consiglio e Commissioni?

Cirino: “Si è molto parlato di gettonopoli e sul caso commissioni e credo che si sia fatta anche una strumentalizzazione politica attorno alla vicenda. Io credo che in politica, come nella vita servano delle REGOLE, e le regole vanno rispettate. Anzitutto bisogna regolamentare oltre al gettone di presenza, il numero delle commissioni che non deve superare un tetto massimo. Avevo già proposto nel 2012, l’abbattimento degli emolumenti di Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali per la riduzione delle tasse, ma purtroppo, la mia proposta di delibera non venne approvata, basta andare a guardare le mie interviste su YouTube “incubo imu e bollette idriche” per verificare il mio impegno verso la città e gli agrigentini. Un buon sindaco deve amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia dando esempio di lealtà e onestà nei confronti della città”;

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