Droga e telefonini in carcere: quattro condanne in Appello
Disposte dai giudizi della Corte di Appello di Palermo quattro condanne, due confermate e due ridotte, nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta che avrebbe permesso di scoprire sostanze stupefacenti e telefoni cellulari all’interno del carcere di Augusta.
Secondo l’accusa, grazie anche ad alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, vi sarebbe stato un vero e proprio smercio di telefoni cellulari che venivano introdotti illecitamente all’interno del carcere e che, in alcuni casi, venivano utilizzati anche per la vendita di sostanza stupefacente.
Sono state confermate le condanne a due anni di reclusione per un empedoclino e un agente di polizia penitenziaria; ridotte, invece, le condanne per altri due soggetti. Assolta una donna che in primo grado era stata condannata a quattro anni di reclusione.