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Droga e abigeato sotto l’egida di “Cosa Nostra”: chiesta condanna per il “pentito” Quaranta

Tribunale di Agrigento

Chiesti per il pentito Giuseppe Quaranta, imputato nel processo nato dall’inchiesta denominata “Proelio” scatta nel giugno dello scorso anno, quattro anni e due mesi di reclusione.L’inchiesta, come si ricorderà, ipotizza un presunto giro di droga e abigeato con l’egida di “Cosa Nostra” nelle province di Agrigento e Ragusa.

La richiesta di condanna del pm è ridotta per effetto delle attenuanti speciali previste per i collaboratori di giustizia e per effetto del rito abbreviato con il quale si sta svolgendo il processo.

Quaranta, in altro procedimento, poche ore prima era stato condannato a 3 mesi di reclusione e 10 mila euro di ammenda per aver realizzato una costruzione abusiva. “volevo fare una sorpresa a mia moglie facendole trovare una casetta di 70-80 metri quadrati per l’estate. Invece sono venuti i carabinieri”, ha affermato in aula il pentito che, come si ricorderà, è stato posto agli arresti nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Montagna”.

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