Dopo misura di prevenzione non occorre riabilitazione per la patente
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo, sezione prima, presieduto dal Dott. Calogero Ferlisi, in accoglimento del ricorso proposto da C.C. di Favara difeso dall’Avv. Vincenza Gaziano e dall’Avv. Luigi Fazio Gelata ha annullato il provvedimento della
Prefettura di Agrigento con cui veniva negato il nulla osta per il conseguimento di una nuova patente di guida nei confronti di un cittadino destinatario di una misura di prevenzione da tempo cessata.
In particolare, la Prefettura di Agrigento dopo aver revocato, per la durata di tre anni, la patente al cittadino di Favara, respingeva la richiesta del ricorrente di conseguire la patente, basando il proprio convincimento su di un parere del Ministero dell’Interno del 2015 secondo cui “per conseguire il nulla osta al titolo di guida occorrerebbe ottenere la c.d. riabilitazione dal Giudice penale”.
Il Tar di Palermo, ritenendo fondate le censure in diritto proposte dall’Avv. Luigi Fazio Gelata e dall’Avv. Vincenza Gaziano secondo cui, sostanzialmente, la riabilitazione è richiesta esclusivamente per i soggetti che siano stati condannati per reati legati al traffico di stupefacenti, ha dichiarato manifestamente erronea l’interpretazione data dalla Prefettura di Agrigento e dal Ministero dell’Interno dell’art. 120 del c.d.s. che prevede la revoca della patente per soli tre anni, decorsi i quali la patente può essere nuovamente richiesta, senza ottenere alcuna riabilitazione.
Come affermato dallo stesso Giudice Amministrativo, si tratta di un caso nuovo nel territorio della Regione Siciliana, che dovrà indurre le Prefetture e lo stesso Ministero dell’Interno, a recepire il principio espresso dalla sentenza di accoglimento e farne corretta applicazione su tutto il territorio nazionale, anche in virtù degli effetti pregiudizievoli causati dalla ingiusta e prolungata mancanza del titolo alla guida.
Pertanto, per effetto di tale sentenza il sig. C.C. di Favara potrà conseguire una nuova patente di guida dopo anni di ingiusta attesa.