Da quanto si apprende sulle colonne del quotidiano “La Sicilia”, la donna aveva accusato l’ospedale “Barone Lombardo”, ed in particolare, il reparto di ostetricia e ginecologia, di essere gli unici responsabili dei danni permanenti riportati dal figlioletto partorito nel nosocomio di Canicattì.
La mamma aveva chiesto all’Asp oltre 4 milioni di euro.
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