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Distretti produttivi, NOIper incoraggia la nascita di un Patto di Sviluppo Distrettuale

Distretti produttivi, NOIper incoraggia le imprese ad un nuovo sistema produttivo nell’agrigentino per creare un Patto di Sviluppo Distrettuale.

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana n. 12 del 06/03/2020, il decreto relativo ai Criteri di individuazione e procedure di riconoscimento dei Distretti produttivi.

Il Movimento NOIper, lancia un forte messaggio agli imprenditori agrigentini, proprio in una fase delicata in cui il coronavirus sta compromettendo la tenuta del’economica. Per questo le imprese devono ritrovare il coraggio di sostenere politiche di raggruppamento e di condivisione.

In linea con quanto previsto dal decreto dell’assessorato alle attività produttive, il movimento NOIper vuole favorire l’innovazione per i settori produttivi e promuove azioni di sostegno allo sviluppo e l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale.

Il distretto produttivo, infatti, si configura come un sistema produttivo omogeneo, caratterizzato da un’elevata concentrazione di imprese industriali, prevalentemente di piccola e media dimensione e dall’elevata specializzazione produttiva e anche come cluster di imprese ed è caratterizzato dalla compresenza: a) di agglomerati di imprese che svolgono attività simili secondo una logica di filiera, verticale o orizzontale; b) di un insieme di attori istituzionali aventi competenze ed operanti nell’attività di sostegno all’economia locale. Il Distretto produttivo è espressione della capacità del sistema delle imprese e delle istituzioni locali di sviluppare una progettualità strategica che si esprime in un Patto per lo sviluppo del Distretto, conforme agli strumenti legislativi e programmatori regionali vigenti e di internazionalizzazione dell’economia siciliana, nonché con le strategie territoriali dei programmi regionali finanziate dalla UE.

Nella provincia di Agrigento serve – afferma il presidente di NOIper Joseph Zambito – un Patto di sviluppo distrettuale, che come previsto dal decreto Assessoriale, mette assieme le imprese, le associazioni di categoria, gli enti ed associazioni pubblici e privati, e soprattutto gli enti locali territoriali e le istituzioni pubbliche e private, oltre che organismi attivi nel campo dell’istruzione e della formazione professionale e le università.

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