“Diplomi facili” a Canicattì e Licata: si allarga l’inchiesta della GdF
Uomini della Guardia di Finanza a lavoro per scoprire la fitta rete dopo l’inchiesta della Procura di Ragusa sulla compravendita di diplomi di maturità. Il blitz, coordinato dalla Procura di Ragusa e compiuto da militari della Guardia di Finanza, ha scandagliato numerose scuole paritarie della Sicilia dislocate nei territori provinciali di Ragusa, Siracusa, Catania e Agrigento.
Nella provincia della città dei Templi, sotto la lente d’ingrandimento sono finite alcune scuole di Canicattì e Licata, dove gli agenti della Guardia di Finanza hanno effettuato accertamenti dopo aver acquisito la documentazione idonea a verificare l’identificazione di tutti i candidati presenti in aula il primo giorno degli esami di maturità. I reati ipotizzati nell’inchiesta vanno dalla truffa, al falso e associazione per delinquere.
In particolare a Canicattì i controlli dei finanzieri hanno riguardato l’istituto paritario “Luigi Pirandello” che coinvolge il neo deputato regionale, Gaetano Cani (entrato all’Ars dopo le dimissioni da parte del nuovo sindaco di Agrigento, Lillo Firetto). Le fiamme gialle hanno altresì sequestrato centinaia di migliaia di euro.
Al momento non sarebbero stati contestati reati né notificati avvisi di garanzia. Le indagini riprendono un vecchio filone d’inchiesta che avrebbe trovato nuovi spunti investigativi.