Questo è un anno particolare, definito da una grossa crisi che ha toccato diversi aspetti della società, come quello finanziario, determinato da una profonda crisi e una ripresa di cui speriamo di vedere gli effetti in futuro.
Effetti che hanno interessato anche il mercato creditizio. Infatti i dati della Banca d’Italia parlano chiaro: nell’ultimo trimestre 2020 i tassi medi di interesse sui prestiti personali sono scesi, fino ad arrivare a una media del 9,19% e ancora meno, del 7,49%, per la Cessione del quinto.
Non è un caso, infatti, che la richiesta di questa tipologia di prestito ha visto, nel primo trimestre 2021, un aumento del 47% che ha influito anche sulle erogazioni concesse (22,1% nel primo trimestre 2021).
Ma è davvero solo questo il motivo dell’aumento delle richieste?
Nonostante sia un fattore determinante, le cause di questo aumento sono da cercare sicuramente nel periodo complesso e di crisi che stiamo vivendo ma anche nella facilità di richiesta e ottenimento della Cessione, nella garanzia offerta dallo stipendio o dalla pensione e negli importi relativamente alti, che ricordiamo essere determinati dalla rata massima che si può sottoscrivere per il prestito (il 25% dello stipendio o pensione). Insomma, un finanziamento che conviene non solo ai clienti ma anche alle banche e istituti di credito.
Non solo cifre più alte da richiedere ma anche erogazioni: si pensi che l’importo medio messo a disposizione dalle banche per i prestiti personali nel 2021 è stato di 12.600 euro contro i 19.600 euro della Cessione del quinto; nel caso di quest’ultima, con il 28,8% di richieste per importi superiori ai 25.000 euro.
Inoltre, la Cessione del quinto può essere rateizzata per una durata più lunga e un importo mensile minore, che così non andrà a incidere eccessivamente sulle proprie spese mensili. Infatti, le Cessioni del quinto con una durata inferiore ai 6 anni sono solo il 30%, contro il 60% per quanto riguarda i prestiti personali.
Ad aiutare, in questo scenario, la presenza massiccia di numerose realtà su tutto il territorio italiano che possono erogare il prestito e soddisfare le richieste della propria clientela. Tra le tante spicca la Cessione del quinto Credem che, attraverso la società Avvera, non solo ha, in media, dei tassi ancora più bassi di quelli descritti (al momento della scrittura di questo articolo TAEG 5,2% e TAN 4,1%), ma riesce a fornire un’assistenza dedicata, in grado di aiutare con ogni esigenza e informazioni chiare e trasparenti sul sito.
Ma chi può richiedere la Cessione del quinto Credem e degli altri istituti? Secondo il D.P.R. 180/1950 possono richiederla solo tre categorie di persone: i dipendenti privati, il 47,3% dei richiedenti del primo trimestre 2021, i dipendenti pubblici (con il 34,4% delle richieste) e i pensionati (con il 18,3%); ma sono i dipendenti pubblici che ottengono più spesso l’erogazione della liquidità, con una percentuale del 49%.
Infine, ricordiamo che la Cessione del quinto è un prestito a tasso fisso e quindi, se stipulato adesso, permette di mantenere i tassi delle rate bassi per anni, fino all’ultimo pagamento. E se ancora non fosse chiaro, non abbiamo paura di dirlo apertamente: i dati confermano che, se quest’anno vi servisse un prestito, non avete nulla di cui dubitare, il finanziamento da richiedere è, senza ombra di dubbio, la Cessione del quinto. Se cercate altre informazioni sulla cessione del quinto offerta da Credem le trovate “qui“.