Differenziata nel centro storico di Agrigento, Casa (Legambiente): “consegnare i mastelli abitazione per abitazione”
“Caro assessore Nello Hamel e caro sindaco Lillo Firetto, posto che apprezziamo il senso di responsabilità e la tenacia con cui questa amministrazione comunale sta portando avanti il lavoro iniziato dall’assessore Mimmo Fontana – consistente nel percorso di crescita culturale certamente rappresentato dalla raccolta porta-a-porta e, conseguentemente, nell’adeguamento alle normative comunitarie e nazionali in materia di corretto smaltimento dei rifiuti e di transizione dall’economia dello spreco all’economia circolare – ci rendiamo ben conto di quanto sia complicato e difficile venire a capo di situazioni di diffuso degrado come quelle che in queste settimane si stanno verificando, vedi Via Vallicaldi e via delle Mura, solo per rimanere ai casi più recenti“.
Lo scrive Claudia Casa di Legambiente che aggiunge:
“Quella di procedere nell’immediato a tempestive bonifiche è, ovviamente, una strada obbligata che però, comportando una spesa straordinaria e quindi costi sociali altissimi, si può continuare a percorrere solo se accompagnata da un’altrettanto obbligatoria attività di accertamento delle cause che producono quotidianamente il degrado. Sappiamo che si sta lavorando anche in questa direzione ma è del tutto evidente che, in quartieri come Via Vallicaldi e zone limitrofe, costituite da abitazioni in molti casi fatiscenti ma ugualmente abitate prevalentemente da gente che vive in condizioni di precarietà economica, prima di tutto va condotta una attività di informazione e di sensibilizzazione, a prescindere dall’obiettivo di regolarizzare tutti i residenti che è certamente importante ma che, in questa fase e per queste situazioni di palese indigenza, va tenuto sullo sfondo. I cumuli di rifiuti fotografati in questi giorni lungo le viuzze che da Piazza Ravanusella salgono verso il cosiddetto salotto della città sono certamente frutto del mancato ritiro dei mastelli da parte dei proprietari della maggior parte di queste abitazioni che, affittandole in nero, hanno tutto l’interesse a rimanere fantasmi per il fisco. E gli inquilini, fantasmi per forza anche loro, del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti cosa vogliamo che ne sappiano? Alla luce di tutto ciò occorre agire con ragionevolezza! Acclarato che le quotidiane bonifiche finiranno per pesare sui bilanci delle famiglie agrigentine che già pagano la TARI e desunto che, quand’anche si facessero gli accertamenti per stanare gli evasori, trattandosi nella stragrande maggioranza di “povirazzi” (per dirla con Montalbano) che a malapena mettono assieme il pranzo con la cena, figurarsi se sborsano 300/400 euro per la spazzatura, ciò che va fatto con ragionevolezza e nell’interesse di tutti è andare a consegnare i mastelli abitazione per abitazione a questa gente e instaurare un rapporto uno a uno con ciascun utente di questa tipologia per informarlo dettagliatamente sulle modalità con cui vanno differenziati e poi conferiti i propri rifiuti secondo il calendario settimanale. Per quanto ci riguarda noi di Legambiente ci mettiamo a disposizione per condurre questa attività e siamo certi che anche altre associazioni che fanno parte della costituenda consulta potrebbero dare una mano in questo senso perché questa sarebbe realmente un’attività di volontariato ambientale qualificante, che andrebbe concretamente al di là della mera denuncia urlata in tv e sui social che, in termini di utilità, produce veramente ben poco o nulla!“, conclude Claudia Casa.