E’ un passaggio difficile, ma necessario, che implica il rispetto delle regole anche attraverso un coinvolgimento doloroso delle famiglie interessate, alcune delle quali, autonomamente e con grande senso di responsabilità, hanno deciso di demolire le proprie abitazioni a proprie spese e nei tempi previsti. A loro va un particolare ringraziamento. Tutto questo ci consentirà di valorizzare Agrigento e la sua Valle, sito riconosciuto patrimonio dell’ Umanità”. Questa la dichiarazione del Ministro Alfano al momento dell’inizio dei lavori per le demolizioni dei manufatti ricadenti nella Zona A del Parco Archeologico.
Inizia così la nota stampa del presidente del movimento civico “Mani Libere” ed ex vicepresidente del consiglio comunale, Giuseppe Di Rosa (in foto), che elenca gli immobili abbattuti recentemente a seguito delle sentenze di demolizione:
“Principessa Zaira; (demolita giusta sentenza in quanto ritenuta costruzione abusiva);
Capannoni autorimessa TUA e SAIS Viale Emporium;(autorizzato un mega parcheggio pullman con ammattonato e relativi servizi in fase di costruzione);
Villa Genuardi;(venduta una parte della villa con relativo Atto di vendita notarile dalla regione ad un privato)
Strada (reggia trazzera) Boschetto Maddalusa Via Elio Vittorini;(mai autorizzata su mio personale interessamento da parte della soprintendenza perché ritenuta in zona “A” non tenendo in considerazione che è stata inserita nelle vie di fuga del progetto della protezione civile)
Cosa unisce queste 4 situazioni diverse? SONO TUTTE ALL’INTERNO DEL PARCO ARCHEOLOGICO; e allora ? QUALE SAREBBE IL CAMBIO DI TENDENZA A CUI FA RIFERIMENTO IL MINISTRO “ALFANO” ?
Non sarebbe il momento che anche le amministrazioni diano una sterzata ed effettuino per prime il cambio di tendenza dove tutto e permesso solo a chi ha santi in paradiso ?“, si chiede Di Rosa.