Di Rosa: “Firetto un grande Bluff”
“Avevo chiuso la mia campagna elettorale gridando a tutti che entro poco tempo avrei avuto la soddisfazione di poter dire “io lo avevo detto”, sono passati appena 60 giorni dall’insediamento del nuovo sindaco della
NOSTRA città eppure sembra proprio che dobbiamo già prendere atto che ciò che dicevo sulla scarsa propensione alla amministrazione del bene pubblico del sindaco Firetto fosse acclarata ed infatti a Porto Empedocle oggi viene fuori che la situazione delle casse comunali e del comune nel suo complesso è al disastro assoluto con dipendenti che non percepiscono gli stipendi e con neppure la possibilità di comprare la benzina per i mezzi della polizia comunale…FIRETTO AMMINISTRATORE E’ PROPRIO UN GRANDE BLUFF……“.
Ad attaccare il sindaco di Agrigento è l’ex vice presidente del consiglio comunale e presidente del comitato civico “Mani Libere”, Giuseppe Di Rosa (in foto).
“Ad Agrigento chi ha votato questo sindaco e in campagna elettorale gridava allo scandalo insultando chi asseriva che il rigassificatore si fosse fatto cerca scappatoie e vuole creare movimenti del NO AL RIGASSIFICATORE così come la mafia ha creato l’antimafia. PER QUESTO FIRETTO E’ UN GRANDE BLUFF….
Mentre da un lato il sindaco e l’assessore appena insediati gridano che il bilancio del comune è al quasi dissesto dall’altro il sindaco assume 2 dipendenti a contratto per la modica spesa di circa 70.000 euro annue e li inserisce nel suo staff personale, dall’altro ancora si dichiara che il bando rifiuti non va bene e non si ritira in autotutela(come io avevo gridato il 28 maggio) e si licenziano 21 padri di famiglia, si sfrutta l’occasione delle assunzioni dei 44 precari da parte del comune non evidenziando che sono stati assunti con quei precipui compiti dando l’impressione che si stanno facendo miracoli, PER QUESTO FIRETTO E’ UN GRANDE BLUFF….
Agrigento nel mese di Febbraio si è indignata con una manifestazione mai vista neppure per la carenza di acqua, per la mala politica, eppure quella amministrazione(tutti sanno politicamente quanto io non stimi Zambuto) si era ridotta l’indennità di sindaco e giunta prima del 20 poi del 30 % e poi addirittura del 50, il presidente del consiglio sin da subito si era ridotta la propria del 50 %, adesso assistiamo ad un sindaco che non intacca minimamente la sua indennità men che meno quella dei suoi assessori ed un presidente del consiglio che non pensa neppure a ridurre la propria, dopo 60 giorni il consiglio non si conosce neppure e tolti 4 consiglieri appena gli altri non hanno ancora prodotto nessun atto e non si sono riuniti, il non fare è meglio del fare ? in ultimo una riflessione a mente fredda e serenamente da padre di famiglia, le mie figlie e tanti ragazzini che frequentavano le mie scuole calcio hanno fatto visita alle maccalube di Aragona, adesso la procura della repubblica di Agrigento ha rinviato a giudizio per “Cooperazione ad omicidio colposo plurimo” il presidente di legambiente sicilia oggi assessore della giunta Firetto e le accuse sono gravissime, a dire della procura in quella riserva profumatamente gestita ed acquistata da legambiente con fondi pubblici mancavano i minimi requisiti per la messa in sicurezza dell’area, ovvero: “perché, cooperando colposamente tra loro ciascuno consapevole della condotta negligente ed imperita dell’altro, cagionavano la morte di Carmelo e Laura Mulone causata dal ribaltamento della collina dei vulcanelli all’interno della zona A della riserva naturale integrale delle Macalube di Aragona concessa in gestione all’associazione Legambiente. In particolare, per Fontana l’accusa specifica è questa: quale direttore della riserva naturale integrale “Macalube di Aragona”, ometteva di adottare le cautele necessarie l’incolumità dei visitatori derivante dal fenomeno del ribaltamento; chiusura dell’area in assenza di un monitoraggio scientifico necessario per lo studio del fenomeno al fine di accertare la fruibilità della zona al pubblico in violazione dell’art. 8 dell’allegato n. 3 al decreto assessoriale n. 290/44 della Convenzione di affidamento in gestione della Riserva naturale integrale Macalube; si avvaleva per il monitoraggio dell’area di soggetto inidoneo in quanto privo delle capacità tecniche necessarie alla valutazione e comprensione del fenomeno del vulcanesimo sedimentario” Risulta oltremodo chiaro dal capo di imputazione che la contestazione fa si riferimento alla morte dei due ragazzini, che costituisce l’ultimo atto di una tragedia che si è verificata – secondo la Procura – per la pessima condotta, come amministratore, di Fontana. Ecco il punto: amministratore della riserva. Ma anche dipendente e direttore della riserva, nonché amministratore, quale presidente regionale, di Legambiente.
Fontana, come è noto, è anche assessore – amministratore, dunque – al Comune di Agrigento.
Non sarebbe “dignitoso” dimettersi in attesa di dimostrare la eventuale non colpevolezza ad oggi richiesta dalla procura ?”, conclude Di Rosa.