Decreto ingiuntivo per l’ASP di Agrigento: dovrà versare circa 660 mila euro al Comune di Raffadali
Il Tribunale di Agrigento, nella persona del Giudice dottoressa Rossana Musumeci ha emesso un decreto ingiuntivo di €. 659.478,47 che l’Azienda Sanitaria Provinciale dovrà liquidare al Comune di Raffadali, quale quota sanitaria per il ricovero di disabili psichici nelle comunità alloggio.
Ancora una volta i rapporti tra i Comuni e l’Azienda Sanitaria Provinciale finiscono in Tribunale.
Le vigenti norme nazionali e regionali sull’integrazione sanitaria prevedono che per i ricoveri di disabili psichici e anziani non autosufficienti, la retta venga ripartita tra i Comuni che sono onerati della parte sociale e l’Asp su cui grava la quota sanitaria.
Ebbene, i contenziosi sono sempre più numerosi in quanto l’Azienda Sanitaria non intende pagare, pacificamente, quanto dovuto per legge ai comuni.
Il comune di Raffadali, in particolare, nelle scorse settimane ha intimato all’ASP di Agrigento di pagare la somma dovuta per la quota sanitaria relativa al ricovero di diversi disabili psichici nelle comunità alloggio.
L’ASP, come già avvenuto in passato per altri comuni, non ha provveduto a liquidare quanto dovuto.
Il Comune di Raffadali, nella persona del sindaco Silvio Cuffaro, ha conferito all’avvocato Maurizio Bongiorno, con studio in Racalmuto, l’incarico per il recupero forzoso della somma dovuta.
Il Tribunale di Agrigento, accogliendo la tesi dell’avvocato Bongiorno, ha emesso apposito decreto ingiuntivo a carico dell’ASP di Agrigento per il pagamento in favore del Comune di Raffadali di quasi 660.000,00 euro.
Non è la prima volta che l’avvocato Bongiorno, specializzato nella materia delle politiche sociali e dell’integrazione sanitaria, riesce ad ottenere decreti ingiuntivi a carico dell’ASP, per il pagamento della quota sanitaria in favore dei Comuni per il ricovero di disabili psichici nelle comunità alloggio.