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Cutrò (Testimoni di giustizia): “a Crimi e Mauri l’incarico di Presidente della Commissione Centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione”

“Nella mia duplice veste di testimone di giustizia e di Presidente della Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia sento il dovere di chiedere, con urgenza, che sia affidata ad uno dei viceministri, Vito Claudio Crimi e Matteo Mauri, l’incarico di Presidente della Commissione Centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione, prevista dall’art. 10 del decreto legge 15 gennaio 1991, n. 8 convertito, con modificazioni, con legge 15 marzo 1991, n. 82”.

Lo scrive il testimone di giustizia, Ignazio Cutrò che aggiunge:

“La mancata assegnazione della delega, da parte del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, rappresenta un ulteriore ostacolo alle già difficili condizioni di vita della popolazione protetta. È fondamentale che la Commissione Centrale riprenda al più presto la sua attività. Non è giustificabile lo stallo della Commissione Centrale le cui ripercussioni rischiano di avete gravi conseguenze sulla gestione ordinaria (reinserimento lavorativo, sicurezza ecc.) ma anche, direi sopratutto, sui provvedimenti di urgenza, in ingresso nel programma speciale di protezione. Certamente, prosegue Cutrò, si potranno ammettere al programma di protezione, in via provvisoria, testimoni di giustizia e collaboratori di giustizia, ma è indubbio che mancheranno i provvedimenti di uscita che dipendono invece esclusivamente dalla delibere della Commissione Centrale, con un aumento quindi dei disagi e del numero di persone protette. Faccio appello al Governo e al Ministro dell’interno affinché sia finalmente assegnata la delega per l’incarico di Presidente della Commissione Centrale”.

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