Curiosità: sudore, ecco cosa c’è da sapere
Con il caldo afoso dell’estate, ognuno di noi deve, volente o nolente, convivere con il proprio sudore. Ma siamo sicuri di sapere tutto riguardo all’odiatissimo fluido secreto dalle nostre ghiandole? Forse no! Scorrendo le curiosità forse si farà pace con il tanto detestato sudore e, in un certo senso, lo si apprezzerà di più!
1. Anzitutto il sudore è un sistema molto efficiente che ci consente di vivere anche nelle zone calde del pianeta. Quando sudiamo respiriamo più velocemente, il cuore lavora di più, migliora la circolazione e il metabolismo accelera: sono tutte strategie che il nostro corpo mette in atto per normalizzare la temperatura corporea. Anche la circolazione aumenta, e così molte tossine e impurità escono dal corpo attraverso i pori della pelle. Si ritiene, inoltre, che ne benefici anche il sistema immunitario visto che, quando il corpo si riscalda, produce più globuli bianchi. Insomma, sudare non è poi così male.
2.Il sudore è acqua più o meno salata: in ogni litro di sudore ci sono da 3 a 10 g di sali minerali, soprattutto cloro, sodio e potassio. L’acqua e sale è inodore e così resta. Quello che crea il cattivo odore è il secreto lattiginoso, fatto di acqua, proteine, zucchero e ferro, prodotto dalle ghiandole apocrine, che sono annegate nel follicolo pilifero dello scalpo, delle ascelle, sul pube e nella zona intorno all’ano. Questo secreto, inizialmente inodore, è cibo appetito dai batteri, che al caldo proliferano, e producono sostanze di scarto maleolenti. Come tenere questo odore sotto controllo? Depilare o accorciare i peli per ridurre la superficie coperta da questo liquido. Lavarsi e insaponarsi accuratamente e regolarmente, insistendo sulle aree critiche. Asciugarsi bene con l’asciugamano.
3.Anche quando non è sotto allenamento, il corpo umano perde almeno 1-2 litri di acqua ogni giorno, più della metà di quella scartata della minzione. E quando il corpo in movimento? Può sudare più di 2 litri all’ora, fino a perdere 10-12 litri di acqua al giorno. È opinione condivisa che durante l’esercizio fisico intenso un atleta può arrivare a perdere attraverso il sudore dal 2% al 6% del proprio peso corporeo.
4.Ricercatori dell’Huddinge University Hospital, guidati dalla dottoressa Ivanka Savic del Karolinska Institute di Stoccolma, hanno scoperto che il sudore maschile lancia messaggi chimici che la donna prontamente raccoglie: la prova è un aumento del flusso sanguigno all’ipotalamo, la regione del cervello deputata al controllo delle funzioni viscerali e, fra queste, della riproduzione.
5.In media il nostro corpo ha tra i 2 e i 4 milioni di ghiandole sudoripare. La maggior parte si trova sui palmi delle mani e sui piedi. La loro struttura è abbastanza semplice: sono gomitoli di tubicini che hanno a una estremità la ghiandola, a contatto con il reticolo della circolazione superficiale, e all’altra estremità il poro, verso l’esterno. Come i portinai raffreddano i marciapiedi usando la canna dell’acqua, così questi tubicini prendono l’acqua calda dal sangue e la versano fuori, sulla pelle calda di sole: l’acqua evapora (passa dallo stato liquido a quello gassoso) e questa evaporazione toglie calore alla pelle. Le donne ne hanno di più ma quelle degli uomini producono più sudore.
6.Sudare per il caldo, per l’esercizio fisico o per lo stress, chimicamente parlando, è diverso. Il sudore da stress ha un odore peggiore perché viene espulso soprattutto attraverso le ghiandole apocrine, che si trovano in aree di solito ricche di peli (e batteri) come ascelle, inguine e cuoio capelluto.
7.Se il vostro sudore a contatto degli occhi punge o ha un sapore salato e lascia striature bianche sulla pelle o sui vestiti, siete ufficialmente dei sudatori “salati”. Attenzione: una sudata salata significa che avete bisogno di reintegrare gli elettroliti essenziali persi. Bevete più del solito!
8.La sudorazione eccessiva si chiama iperidrosi: ne soffre il 3% della popolazione mondiale. Sudano più gli obesi dei magri, gli emotivi degli imperturbabili. Si suda di più in condizioni di ansia o di stress. Dopo i 60 anni maschi e femmine sudano meno, da qui il maggior rischio nelle ondate di calore
9.Denudarsi? Non sembra essere la soluzione corretta: durante la Seconda guerra mondiale i ricercatori hanno messo un gruppo di volontari nel deserto californiano: alcuni in divisa da fatica verde oliva, altri con l’uniforme estiva beige, e altri quasi nudi. Questi ultimi sudavano il 30% più degli altri: la pelle non protetta assorbe più calore dall’ambiente. Meglio imitare l’abbigliamento dei popoli esposti da sempre al caldo: le palandrane svolazzanti e lunghe fino ai piedi, in fibre naturali e leggere, hanno il compito di lasciar passare l’aria determinando con il movimento una sorta di vento artificiale, che fa evaporare il calore e crea un’intercapedine ai raggi del sole. L’opposto degli abiti occidentali, spesso aderenti soprattutto nei punti critici.
© RIPRODUZIONE RISERVATA