Una volontà quella dell’ex Governatore della Sicilia, maturata durante la sua detenzione a Rebibbia, in cui “soggiornò” per 4 anni circa con l’accusa di aver favorito “Cosa Nostra”. Una condanna che si è ripercossa anche sulla sua professione, visto che Cuffaro, per tale ragione fu anche radiato dall’albo dei medici. Lui, la sua professione che non potrà più esercitare in Italia, la metterà a disposizione per i più bisognosi, abitanti in quel dimenticato “ombelico del mondo” in cui si ha necessità di tutto.
La permanenza di Cuffaro in Burundi sarà inizialmente di due settimane, un’esperienza che diventa anche “social” visto che tramite il profilo Instagram “CuffaroBurundi” (foto del suo profilo), si potrà seguire passo passo “l’avventura” dell’ex presidente.
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