CUA, corsi di laurea fermi: l’on. Di Caro punta il dito contro la politica delle poltrone
“L’Assemblea dei soci del Consorzio Universitario per la provincia di Agrigento – dichiara il deputato 5 stelle all’Ars Giovanni Di Caro – da tempo avrebbe dovuto adeguare lo Statuto per la nuova governance, qualcuno continua a far mancare il numero legale. Una vergogna tutta agrigentina”.
“Dopo i protocolli di intesa e i decreti assessoriali per la nuova governance dei Consorzi universitari, l’assemblea dei soci doveva semplicemente riunirsi per adeguare lo Statuto e rilanciare finalmente il CUA.”
Di Caro continua elencando i nomi dei responsabili: “Per capire meglio, chi sono gli attori in causa, fanno parte dell’assemblea dei soci: la Regione Siciliana rappresentata dall’Assessore all’istruzione Lagalla (Popolari e Autonomisti), il Comune di Agrigento rappresentato dal Sindaco Firetto, la Camera di Commercio di Agrigento rappresentata dal Commissario ad acta dott. Giuseppe Termine, nominato con decreto dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana (Turano, UDC). È chiaro dunque che è in atto il solito scontro politico sulle poltrone e sugli incarichi da ricoprire all’interno del CUA. Non si spiegherebbe diversamente questa inutile e dannosa perdita di tempo che mette a rischio l’inizio dei corsi di laurea per l’anno accademico 2019/2020. I poltronisti della politica agrigentina bloccano ancora una volta lo sviluppo del territorio”.
“Entro il 31 gennaio prossimo – conclude il parlamentare regionale – occorre modificare lo Statuto del Consorzio Universitario per la Provincia di Agrigento, diversamente sarà invalidata l’offerta formativa per l’anno accademico 2019/2020 e i corsi di laurea saranno bloccati. Invito caldamente i responsabili a mettere da parte le beghe politiche e agire nel mero interesse degli studenti, dei lavoratori e del territorio agrigentino”.