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Crollo “Garebici” nell’agrigentino, interrogazione dell’On. Gallo (Fi)

A seguito del crollo di calcinacci, lo scorso 10 luglio, all’interno della galleria “Garebici”, lungo la strada statale 115, tra Siculiana e Montallegro, nell’agrigentino, che ha intrappolato tanti automobilisti all’interno del tunnel per oltre un’ora, il deputato nazionale e vice coordinatore regionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, ha presentato una interrogazione al ministro per le Infrastrutture.

Gallo sottolinea innanzitutto il differenziale delle infrastrutture tra il resto di Italia, il sud Italia e la Sicilia, tra i crolli in Calabria e fra Palermo e Catania, e ciò evidenzia come il rilancio infrastrutturale nelle regioni del Mezzogiorno, ad opera del governo nazionale, sia del tutto in ritardo.

L’ interrogazione sollecita dunque il ministro ai Trasporti ad intervenire nei confronti dell’Anas, al fine di potenziare il sistema dei controlli e della sicurezza per i tratti stradali di competenza in Sicilia, migliorando i livelli di attenzione legati alla manutenzione stradale. Gallo chiede infine quali misure intenda intraprendere il Ministro a favore del sistema dei collegamenti nella regione Sicilia, il cui divario in termini infrastrutturali con le altre regioni del Paese si è ulteriormente accresciuto negli ultimi anni.

Ecco il testo dell’ interrogazione :

Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
il crollo di calcinacci avvenuto lo scorso 10 luglio, all’interno della galleria “Garebici”, sulla strada statale 115 tra Siculiana e Montallegro nell’agrigentino, che ha intrappolato diversi automobilisti all’interno del tunnel per oltre un’ora, a giudizio dell’interrogante, ripropone ancora una volta il tema legato alla sicurezza stradale e la tutela dei viaggiatori, che nella regione Sicilia in particolare, risulta essere particolarmente avvertito, stante i numerosi cedimenti strutturali avvenuti di recente;
gli interventi tempestivi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, a cui si sono uniti anche gli operatori dell’Anas, finalizzati al ripristino della viabilità subito dopo la rimozione dei detriti, consentendo la ripresa normale del traffico in direzione Sciacca-Agrigento, se da un lato evidenziano a parere dell’interrogante, un segnale positivo connesso al livello di pronto intervento, dall’altro ribadiscono l’esigenza di potenziare il livello di monitoraggio, da parte delle autorità competenti, al fine di verificare le condizioni complessive delle infrastrutture legate alla viabilità in Sicilia;
al riguardo occorre evidenziare, a giudizio dell’interrogante, come il differenziale delle infrastrutture nel Mezzogiorno d’Italia simbolicamente rappresentato, dal crollo del viadotto Italia, in Calabria, dall’interruzione per crollo di un pilone dell’autostrada A19 tra Palermo e Catania e dalle condizioni insostenibili in cui versa la strada statale 106 Reggio Calabria-Taranto, (per citare soltanto tre esempi), confermano il perpetuarsi delle politiche di dismissione da parte del Governo in carica, la cui azione complessiva in tema di rilancio e di sviluppo competitivo nei riguardi delle regioni del Mezzogiorno, appare visibilmente in ritardo;
quali valutazioni intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno intervenire nei confronti dell’Anas, al fine di potenziare il sistema dei controlli e della sicurezza per i tratti stradali di competenza, nella regione Sicilia, il cui crollo in precedenza richiamato ribadisce l’esigenza di migliorare i livelli di attenzione legati alla manutenzione stradale;
quali misure infine intenda intraprendere il Ministro interrogato, in favore del sistema dei collegamenti nella regione Sicilia, il cui divario in termini infrastrutturali con le altre regioni del Paese, è ulteriormente accresciuto negli ultimi anni“.

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