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Regioni ed Enti Locali Salute

Creazione e attivazione di 38 posti Covid nei presidi ospedalieri agrigentini: aumentano anche i posti di terapia intensiva

“Già ieri avevo comunicato dopo avere interloquito con la direzione dell’Asp di Agrigento la creazione e l’attivazione di 38 posti Covid nei diversi presidi ospedalieri della provincia ed, al contempo, la trasformazione a terapia intensiva delle sale operatorie non dedicate ad urgenza così come da linea regionale già sposata su tutto il territorio a seguito mio suggerimento”.

A darne comunicazione è il deputato regionale l’On. Carmelo Pullara vice presidente VI Commissione sanità all’Ars.
“In particolare, come dicevo già, l’adibire le sale operatorie dei singoli presidi ospedalieri -sottolinea Pullara- consente di aumentare i posti di terapia intensiva ad Agrigento e Sciacca e di crearne a Canicattì Licata e Ribera.
Infatti sono state destinate a terapia intensiva 1 sala operatoria ad Agrigento, 2 a Licata, 3 a Sciacca e 1 a Ribera, determinando l’attivazione di ulteriori 14 posti letto di terapia intensiva così distribuiti: 2 posti letto ad Agrigento, 4 posti letto a Licata 3 posti letto a Sciacca 5 posti letto a Ribera tutti di terapia intensiva. A questi si aggiungeranno 2 posti letto di terapia intensiva a Canicattì con i due ventilatori polmonari in arrivo. Certo sono tutte soluzione tampone, in estemporanea, dettate dall’urgenza ma sono fatti e non inutili e demagogiche chiacchiere.
Ringrazio – conclude Pullara – la direzione dell’Asp di Agrigento ed il personale tutto che ha saputo recepire i suggerimenti e porli in essere nel giro di poche ore. Alla stessa direzione però chiedo un ulteriore sforzo sull’ospedale di Sciacca interessato ormai da diversi casi con Covid positivo, anche a fronte del panico che nella stessa cittadina di va diffondendo. Occorre una immediata santificazione di tutto l’ospedale di Sciacca per l’appunto, dopo avere già proceduto al blocco dei ricoveri ed alle dimissioni possibili per come correttamente già fatto dalla direzione dell’Asp. Santificazione che oggi può avvenire in poche ore con il personale e pazienti presenti a mezzo di apparecchiature in commercio dotate di specifica tecnologia. Sono certo che la direzione dell’Asp coglierà l’invito, qualora dovessero essere necessarie deroghe ovvero autorizzazioni sarò da cerniera con l’assessorato ovvero la struttura commissariale di neo formazione affidata al dott. Antonio Candela.”